GALTA DI VIGONOVO - La sua linea del Piave è il fisco italiano: nella casa-impresa di Maurizio Mescalchin, 53 anni, di Galta di Vigonovo (Venezia) non passa, anzi viene respinto dal 2008, l'anno in cui ha deciso che non verserà un centesimo allo Stato italiano.
Lui le tasse non le paga allo Stato perché, dice, di non riconoscerlo in quanto veneto. A fugare possibili dubbi sulla sua appartenenza al venetismo basta guardare la bandiera con il Leone di San Marco che sventola nella proprietà del piccolo imprenditore edile che, a scanso di equivoci, ha piantato anche un cartello con su scritto "territorio dello Stato Veneto". È vietato l'accesso ai non autorizzatì.
Finora non l'hanno intimorito le cartelle esattoriali arrivate da Agenzia delle Entrate, Inail, Inps, Equitalia, né l'intervento della guardia di Finanza, tantomeno il pignoramento al suo furgoncino che Mescalchin continua tranquillamente ad usare per lavorare. E dice di vantare dalla società Italia, come riferisce, un credito di 529 milioni di euro.
Ultimo aggiornamento: 20:40
Lui le tasse non le paga allo Stato perché, dice, di non riconoscerlo in quanto veneto. A fugare possibili dubbi sulla sua appartenenza al venetismo basta guardare la bandiera con il Leone di San Marco che sventola nella proprietà del piccolo imprenditore edile che, a scanso di equivoci, ha piantato anche un cartello con su scritto "territorio dello Stato Veneto". È vietato l'accesso ai non autorizzatì.
Finora non l'hanno intimorito le cartelle esattoriali arrivate da Agenzia delle Entrate, Inail, Inps, Equitalia, né l'intervento della guardia di Finanza, tantomeno il pignoramento al suo furgoncino che Mescalchin continua tranquillamente ad usare per lavorare. E dice di vantare dalla società Italia, come riferisce, un credito di 529 milioni di euro.
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