Sedici donne operate dal falso medico, nessuna ha denunciato

Martedì 12 Febbraio 2019 di Davide Tamiello
Matteo Politi
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MESTRE - Se non fosse esploso il caso mediatico, forse, avrebbe continuato a lavorare indisturbato (abusivamente) ancora a lungo. Il falso chirurgo mestrino Matteo Politi, 39 anni, arrestato venerdì a Bucarest, in un anno aveva visitato (e operato, visto che si era spacciato per un chirurgo specializzato nella plastica al seno) 16 donne.
 

 

Questa la ricostruzione degli inquirenti romeni rivelata da “Libertatea” quotidiano locale che, nei giorni scorsi, aveva dato il La all’inchiesta giudiziaria pubblicando una serie di testimonianze inquietanti di pazienti e colleghi. Quel che risulta incredibile è che di queste 16 donne nessuna aveva sporto denuncia contro Politi. Neppure una lettera di reclamo o una segnalazione all’autorità sanitaria. La procura di Bucarest sta cercando di contattarle tutte, quindi, per inserire le loro testimonianze nel fascicolo. Gli investigatori, finora, ne hanno sentite solo una parte. 
 Ormai però è scoppiato il bubbone e a questo punto chi è passato sotto ai ferri del chirurgo con la terza media (che adesso sta scontando 30 giorni di carcere, una sorta di custodia cautelare per impedirgli di scappare durante il proseguo delle indagini) si farà vivo di sicuro. Per esempio, come riportano i media romeni, una delle sedici donne avrebbe già preso contatti con un avvocato per sporgere denuncia. Motivo per cui per gli investigatori diventa cruciale, a questo punto, riuscire a contattarle tutte. Politi aveva iniziato a lavorare in Romania circa un anno fa: l’ufficio di informatica e biostatistica medica di Bucarest gli aveva rilasciato il tesserino il 23 marzo del 2018. Il dipartimento di Sanità pubblica ha annunciato di aver aperto un’inchiesta interna e di aver nominato una commissione disciplina con il compito di arrivare a capire come abbia fatto il 39enne mestrino a inserirsi nel sistema sanitario romeno. Passando, peraltro, per un chirurgo estetico specializzato, pluridecorato, richiesto in quattro cliniche private diverse di Bucarest. 
Il dipartimento, inoltre, ha istituzionalizzato un numero telefonico specifico per raccogliere reclami, segnalazioni e denunce che riguardino il 39enne mestrino, che in Romania operava con il nome di Matthew Mode. L’accusa, per lui, è truffa continuata e esercizio abusivo della professione. Facendo il medico, e in particolare il chirurgo, la procura potrebbe decidere anche di alzare il tiro delle imputazioni. Con un corposo numero di testimonianze, infatti, si potrebbe procedere anche per tentato omicidio: in questo caso per il finto medico le cose prenderebbero una piega ben più grave. 
L’avvocato di Politi (quello vero, in questo caso, visto che dalle indagini sarebbe emerso che per riuscire a ottenere i documenti necessari per poter operare in un paese straniero si era fatto aiutare da un finto legale), Daniel Ionascu, starebbe cercando di spostare il focus dell’inchiesta: se Politi ha operato da abusivo qualcuno gliel’ha permesso.
Ovvero: il sistema sanitario nazionale. «Se le accuse sono vere - ha dichiarato il legale al sito del giornale romeno “Observator” - si può dire che il sistema sanitario mette a repentaglio la vita dei romeni. Adesso aspettiamo che si esprima l’università di Pristina, per capire se il diploma di Politi sia falso». Quel responso in realtà è arrivato nei giorni scorsi: l’ateneo kosovaro ha spiegato alle autorità romene che non avrebbe mai rilasciato quell’attestato. C’è un’altra pista, secondo gli inquirenti: Politi potrebbe aver ottenuto il documento in un’altra università vicina, quella di Mitrovica, che qualche anno fa tra l’altro era finita al centro di uno scandalo per diplomi falsi. Proprio da lì la procura di Bucarest potrebbe trovare l’elemento decisivo per blindare definitivamente la propria accusa.

Ultimo aggiornamento: 08:57 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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