Venezia. Boom di richieste al Comune per la celebrazione dei matrimoni: ci si potrà sposare anche a Malamocco e a villa Querini

E intanto l'amministrazione comunale aggiorna il tariffario, da un minimo di 400 per i residenti a un massimo di 9000

Giovedì 27 Aprile 2023 di Alberto Francesconi
MESTRE I giardini di villa Querini, nuova meta per i matrimoni

MESTRE - I matrimoni e le unioni civili “tirano”. Soprattutto dopo la pandemia, che di per sè ha frenato le cerimonie pubbliche costringendo tante coppie a rinviare il momento del fatidico “sì”. Sta di fatto che, complice la secolarizzazione e il calo dei matrimoni religiosi, il richiamo di Venezia e la massiccia presenza di cittadini stranieri, la richiesta al Comune di date per la celebrazione di matrimoni e unioni civili è aumentata a dismisura. Tanto da suggerire alla Giunta di aumentare il numero delle sedi deputate per le cerimonie civili. Se ne è parlato nel corso dell’ultima seduta di Giunta quando, su proposta dell’assessore ai Servizi al cittadino, si è deciso di istituire due nuove sedi esterne agli edifici istituzionali. La scelta è ricaduta su Palazzo Persico a Malamocco e sui giardini di Villa Querini da poco intitolati al poeta Andrea Zanzotto.

L’individuazione dei luoghi è motivata dalla necessità di garantire la continuità temporale per le cerimonie ma anche condizioni logistiche adeguate per gli ufficiali di Stato civile e per la tenuta dei relativi registri. La scelta poi di Villa Querini, in un’area appositamente individuata e disponibile solo nella bella stagione, risponde alla richiesta sempre più frequente di luoghi alternativi alle tradizionali sedi istituzionali da parte delle coppie che convolano a nozze: alcuni anni fa, come si ricorderà, si era parlato dell’utilizzo della terrazza del Blue Moon al Lido per la celebrazione di matrimoni sulla spiaggia, peraltro già sperimentati con successo nella vicina Jesolo.


L’INDOTTO ECONOMICO
Oltre a tutto, si legge nel testo approvato in Giunta, la scelta di nuove sedi per i matrimoni «può costituire un importante e concreto stimolo per la promozione turistica della città nonché impulso per le attività produttive e commerciali», dal settore ricettivo alla ristorazione al terziario, che comprende il ricorso a “wedding planner” per l’organizzazione degli eventi. Per questo la Giunta ha stabilito di bandire un avviso pubblico per l’individuazione di edifici privati ove celebrare matrimoni e unioni civili. Con la stessa delibera è stato poi aggiornato il tariffario per le cerimonie celebrate nelle sedi comunali, che prima del Covid assicuravano alle casse di Ca’ farsetti oltre 400mila euro di introiti. Per i residenti in città la tariffa varia da 400 a 700 euro (per la scelta di giorni feriali o festivi), mentre i non residenti pagheranno da 700 a 1.700 euro; per gli extracomunitari il costo è molto superiore (da 1.700 a 3.600 euro), con ulteriori optional per la diretta Internet e il servizio di interprete. Ma chi vuole una location esclusiva dovrà sborsare ben di più: da 3.500 per la sala consiliare di Ca’ Loredan a 5.000 euro per la sala Cuoi d’oro di Ca’ Vendramin, fino al top di gamma, la sala degli Stucchi di Ca’ Farsetti che “vale” 9.000 euro, per chi può permetterseli.

Ultimo aggiornamento: 16:13 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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