VENEZIA La notizia cattiva è che in tanti sembrano non aver recepito le indicazioni dell'ultimo Dpcm. Quella buona (per i trasgressori) è che per qualche giorno le multe (salatissime, peraltro) non arriveranno.
CHI LA USA?
Ieri, complice una giornata di sole che invogliava a respirare l'aria autunnale, in città non tutti si sono dimostrati ligi alle regole. Nel tratto di strada tra Cannaregio e piazza San Marco non è mancato qualcuno che passeggiasse con la mascherina abbassata sotto al mento o tenuta al polso. Piccoli (di ritorno da scuola) e grandi.
Veneziani e turisti che non hanno resistito al tradizionale selfie a volto scoperto sul ponte di Rialto o con alle spalle accompagnati dalle note dell'orchestra del Caffè Florian il campanile di San Marco. E se in certi negozi e banchetti di souvenir sono rispuntate in bella vista imbustate a pochi euro, per alcuni un gelato o una bibita fresca da sorseggiare passeggiando ha rappresentato un pretesto, forse, per concedersi qualche attimo di libertà. Tra calli e campi naso e bocca erano comunque coperti in maggioranza. Segno d'attenzione verso i numeri del contagio in aumento o per il timore di sanzioni. «Mi aspettavo il ritorno dell'obbligo il commento di Mariaconcetta perché in Campania, mio luogo d'origine, la situazione è questa da giorni. Al momento le mascherine sono l'unico strumento certo che abbiamo per prevenire i contagi, ben vengano».
Senza drammi, ma un po' dispiaciuta in quanto costretta ad utilizzarla già tutto il giorno per via del suo lavoro, Silvia, osteopata, ha preso atto della novità solo ieri mattina, vedendo la gente intorno a lei che la indossava. «Non avevo seguito le notizie dice ridendo . L'unica boccata d'aria che prendevo nell'arco della giornata era proprio durante il tragitto tra casa e studio. Pazienza». «La novità non mi ha toccato molto spiega Sara perché ultimamente l'avevo già adottata anche all'aperto, oltre che in ufficio, per sicurezza. L'atteggiamento generale? Mi pare un po' menefreghista. Credo che soprattutto noi genitori dovremmo dimostrare più senso civico».