Martellago, paura West Nile. I residenti: «Vito è morto in pochi giorni. Qui è pieno di zanzare, siamo sigillati in casa»

Lunedì 22 Agosto 2022 di Nicola De Rossi
Martellago, paura West Nile: «Vito in pochi giorni ha perso conoscienza, stroncato dal virus. Siamo sigillati in casa»
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MARTELLAGO - Chiusi dentro, zanzariere abbassate e una richiesta forte alle autorità: disinfestare. È psicosi-zanzare a Olmo, specie in via Tito Speri, in centro, vicino alla chiesa, dove risiedeva Vito Trentini, prima vittima del West Nile accertata nel comune, quarta in provincia: l'insegnante in pensione peraltro era sì anziano, 86 anni, ma non soffriva di alcuna patologia.

Martellago, paura West Nile

«La notizia ci ha scossi tutti» ammette Mario Zanetti, che oltre ad abitare in via Speri è il referente del quartiere per il Controllo di vicinato e ha subito inviato un whatsapp ai residenti per invitarli ad adottare le misure di contrasto. «Oltre al dispiacere per la perdita di un vicino, un amico e una cara persona - prosegue - ci ha colpito il fatto che un uomo così attivo, nonostante l'età, che vedevamo tagliare l'erba in giardino, partire per lunghi viaggi in camper, che aveva praticato non so quanti sport, in pochi giorni abbia perso conoscenza e sia stato stroncato dal virus.

Ora la gente ha paura, teme che qui ci sia un focolaio, anche perché è una zona con molto verde dove le zanzare vanno a nozze - conclude - Siamo sbarrati in casa, teniamo le zanzariere sigillate e per uscire usiamo i repellenti. Tanti chiedono al Comune che l'area venga disinfestata, com'è stato fatto sotto Venezia».

Richiesta non limitata a via Speri: «In via Selvanese siamo attaccati dalle zanzare su tutti i fronti, non ce ne sono mai state così tante, basta aprire un minuto le finestre per arieggiare che ci troviamo ricoperti di punture, i repellenti non bastano più. A quando una disinfestazione? Dovrebbe essere una priorità per i Comuni» scrive un altro abitante sui social.

Anche se non è detto che Trentini la puntura fatale l'abbia subita a Olmo: nella seconda metà di luglio, in cui si suppone sia avvenuta l'incubazione, era stato anche in campeggio a Cavallino. E c'è chi ha deciso di agire privatamente. «La preoccupazione è tanta e credo anch'io che il Comune qualcosa lo debba fare - afferma l'ex sindaco Giorgio Biason, vicino di casa, coetaneo e grande amico di Trentini, a sua volta scioccato - Ho consigliato a mio figlio, che abita nei pressi, di rimandare il taglio dell'erba: abbiamo già contattato una ditta per disinfestare le nostre proprietà».

Il sindaco però invita alla calma. «Ho chiesto indicazioni all'Asl3 e mi è stato detto che non vanno fatti allarmismi e che, con un singolo caso, di cui non è neanche certa l'origine, non si è in presenza di cluster e non è prevista dal protocollo la disinfestazione» spiega Andrea Saccarola, che però già oggi richiederà dei preventivi per una bonifica ad ampio raggio e non limitata a una singola area, «le zanzare non restano ferme e si spostano - conclude il sindaco - Questo per trovarsi subito pronti all'occorrenza».
 

Ultimo aggiornamento: 21:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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