L'incidente un anno fa, Marta aspetta
ancora il rimborso dell'assicurazione

Mercoledì 13 Aprile 2016
L'incidente un anno fa, Marta aspetta ancora il rimborso dell'assicurazione
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L'INTERVISTA A MARTA: «LA MIA VITA STRAVOLTA»​



FOSSALTA DI PIAVE - Marta Sensini oggi ha 27 anni, l'anno scorso - il 10 maggio -  è stata vittima di un terribile incidente in moto. Marta, figlia del sindaco di Fossalta di Piave, sta ancora aspettando di vedere anche solo un euro da parte dell'assicurazione. La giovane ha pieno titolo ad essere risarcita (più di 100mila euro) ma nonostante sia passato un anno la compagnia, sottolinea lo Studio 3A, al quale la giovane e la sua famiglia si sono rivolti per ottenere il risarcimento. Le spese sostenute per interventi e riabilitazione non sono state e anche in futuro non saranno poche e la giovane non ha più potuto svolgere le attività lavorative. A quanto pare la compagnia assicurativa avrebbe bisogno, per versare il denaro, di «ulteriore documentazione medica e della stabilizzazione dei postumi», secondo quanto spiegato dal consulente della famiglia, Riccardo Vizzi.

L'INCIDENTE
La 27enne era insieme al fidanzato quando vennero sbalzati sull'asfalto e travolta da una vettura che sopraggiungeva. Le loro condizioni erano gravissime - entrambi hanno passato giorni lottando tra la vita e la morte - ma Marta, grazie alla forza di volontà e alle cure dei medici del Ca' Foncello di Treviso, è riuscita piano piano a migliorare. Ad attestare la gravità delle conseguenze del sinistro, basta solo l'esito della Commissione medica dell'Inps che le riconosce una invalidità lavorativa del 50 per cento.

Marta era "persona trasportata" in moto, per cui le implicazioni sulle responsabilità dell'incidente non la riguardano: è automaticamente coperta dalla polizza della moto stipulata con Itas Mutua e regolarmente attiva. «È l'ennesima riprova che tutto quello che le compagnie ci propinano negli spot in televisione, la disponibilità totale a venire in aiuto ai clienti, è solo pura fantasia.
La cruda realtà è tristemente diversa, davanti a tutto non ci sono le persone con i loro problemi, i loro diritti e spesso i loro drammi, ma gli interessi economici e le esigenze di bilancio», commenta il Presidente di Studio 3A, dottor Ermes Trovò.

Ultimo aggiornamento: 22:21 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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