MIRANO (VENEZIA) - È la più anziana dottoressa proclamata dopo l'ultima sessione d'esami in piazza San Marco a Venezia. Tra i 1212 neolaureati di Ca' Foscari a luglio c'era infatti anche Maria Gabriella Mencacci, che ha raggiunto il sogno a 70 anni, dopo una vita trascorsa a insegnare. Il suo amore per il sapere, che l'ha portata a intraprendere la strada dell'insegnamento per quasi 40 anni, non l'ha di fatto mai staccata dai libri e così, guadagnata la pensione, si è messa di buona lena a frequentare il corso universitario di Filosofia, raggiungendo l'ambito traguardo e l'obiettivo di una vita.
LA CARRIERA
A Mirano, dove vive nella frazione di Campocroce, la maestra Mencacci è conosciuta per aver insegnato alla scuola primaria Azzolini, educando generazioni di miranesi, oggi adulti. Arrivato il tempo del congedo, ha deciso di non smettere di imparare, mettendosi dall'altro lato della cattedra. «Era un mio vecchio sogno - racconta - mio padre non aveva voluto farmi iscrivere a Filosofia, preferiva altre facoltà. Io però ho sempre amato e sono portata per questa materia. Una volta arrivata la pensione ho deciso di dedicarmi alla mia passione: avevo tempo, i figli ormai erano adulti e indipendenti e così 5 anni fa mi sono iscritta a Ca' Foscari e ho iniziato a studiare».
LA PASSIONE
Una maestra tra i banchi di scuola, con docenti nati dopo di lei e compagni di banco più giovani dei suoi figli. «Eppure non ero l'unica di una certa età: altri della mia generazione ci hanno provato, poi però non li ho più visti, forse hanno lasciato e mi sono trovata ad essere la sola con i capelli bianchi a laurearmi. Con i giovani all'inizio ero un po' a disagio, poi ho trovato alcuni ragazzi collaborativi: alla fine però gli esami li ho preparati da sola, mi concentravo meglio».
In questi anni la maestra-studentessa Maria Gabriella ha sempre frequentato tutte le lezioni, perché l'obiettivo era sì la laurea, ma il piacere di imparare era tutto da vivere in aula: ci ha messo qualche anno in più del previsto perché a un certo punto del percorso è arrivata la nipotina: «Una gioia immensa, ho rallentato un po' perché lei era più importante, ma ho deciso comunque di non rinunciare al mio sogno. Per me studiare è stato motivo di arricchimento personale, ho potuto tornare a leggere molti libri anche se confesso non è stata una passeggiata: a 70 anni non si ha la stessa elasticità mentale che a 20, ma mi ero promessa a me stessa che ce l'avrei fatta e così è stato».
Non ha mai mollato. La tesi è stata sulla passione di una vita, l'insegnamento: la preadolescenza e l'adolescenza sotto il profilo pedagogico e didattico. «Rifarei tutto? Non credo - ammette però la maestra - è stato un bell'impegno, non mi hanno fatto sconti».
Prossimi obiettivi? «Adesso c'è la famiglia, mi dedicherò a loro. Poi magari vorrei riprendere un'altra passione, quella per la pittura. Nessuna università stavolta, magari un corso: l'importante nella vita è non fermarsi mai».
Filippo De Gaspari
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Ultimo aggiornamento: 5 Agosto, 09:09
© RIPRODUZIONE RISERVATA LA CARRIERA
A Mirano, dove vive nella frazione di Campocroce, la maestra Mencacci è conosciuta per aver insegnato alla scuola primaria Azzolini, educando generazioni di miranesi, oggi adulti. Arrivato il tempo del congedo, ha deciso di non smettere di imparare, mettendosi dall'altro lato della cattedra. «Era un mio vecchio sogno - racconta - mio padre non aveva voluto farmi iscrivere a Filosofia, preferiva altre facoltà. Io però ho sempre amato e sono portata per questa materia. Una volta arrivata la pensione ho deciso di dedicarmi alla mia passione: avevo tempo, i figli ormai erano adulti e indipendenti e così 5 anni fa mi sono iscritta a Ca' Foscari e ho iniziato a studiare».
LA PASSIONE
Una maestra tra i banchi di scuola, con docenti nati dopo di lei e compagni di banco più giovani dei suoi figli. «Eppure non ero l'unica di una certa età: altri della mia generazione ci hanno provato, poi però non li ho più visti, forse hanno lasciato e mi sono trovata ad essere la sola con i capelli bianchi a laurearmi. Con i giovani all'inizio ero un po' a disagio, poi ho trovato alcuni ragazzi collaborativi: alla fine però gli esami li ho preparati da sola, mi concentravo meglio».
In questi anni la maestra-studentessa Maria Gabriella ha sempre frequentato tutte le lezioni, perché l'obiettivo era sì la laurea, ma il piacere di imparare era tutto da vivere in aula: ci ha messo qualche anno in più del previsto perché a un certo punto del percorso è arrivata la nipotina: «Una gioia immensa, ho rallentato un po' perché lei era più importante, ma ho deciso comunque di non rinunciare al mio sogno. Per me studiare è stato motivo di arricchimento personale, ho potuto tornare a leggere molti libri anche se confesso non è stata una passeggiata: a 70 anni non si ha la stessa elasticità mentale che a 20, ma mi ero promessa a me stessa che ce l'avrei fatta e così è stato».
Non ha mai mollato. La tesi è stata sulla passione di una vita, l'insegnamento: la preadolescenza e l'adolescenza sotto il profilo pedagogico e didattico. «Rifarei tutto? Non credo - ammette però la maestra - è stato un bell'impegno, non mi hanno fatto sconti».
Prossimi obiettivi? «Adesso c'è la famiglia, mi dedicherò a loro. Poi magari vorrei riprendere un'altra passione, quella per la pittura. Nessuna università stavolta, magari un corso: l'importante nella vita è non fermarsi mai».
Filippo De Gaspari
© RIPRODUZIONE RISERVATA
