È morta Maria Bettetini, la studiosa di Sant'Agostino insegnò a Ca' Foscari

Lunedì 14 Ottobre 2019
È morta Maria Bettetini, la studiosa di Sant'Agostino insegnò a Ca' Foscari
VENEZIA- La filosofa Maria Bettetini, studiosa di sant'Agostino e docente di estetica all'Università Iulm di Milano, è morta ieri a Milano all'età di 57 anni. Era figlia di Gianfranco Bettetini, pioniere all'Università Cattolica di Milano degli studi semiotici in Italia. Maria Bettetini ha insegnato prima storia della filosofia medioevale all'Università Cà Foscari di Venezia e poi estetica, retorica e filosofia delle immagini allo Iulm, approfondendo in particolare lo statuto della finzione e dell'inganno, studi che hanno dato vita a uno dei suoi libri più noti, «Breve storia della bugia» (Raffaelo Cortina Editore, 2001).

Bettetini dirigeva le due collane di filosofia della casa editrice Bompiani, Il Pensiero Occidentale e Testi a Fronte. Il suo nome è legato in particolare agli studi agostiniani, dal classico «Introduzione a Agostino» (Laterza, 2008) a un'edizione delle «Confessioni» da lei curata per la Biblioteca della Pléiade (Gallimard-Einaudi, 2000) e all'edizione critica di «De Musica» (La Vita Felice, 2017). È stata studiosa dell'iconoclastia con i volumi «Contro le immagini» (Laterza, 2006) e «Distruggere il passato» (Cortina, 2016). Nel 2015 aveva pubblicato un omaggio personale alla filosofia, «La bellezza e il peccato» (Bompiani). Con i «Quattro modi dell'amore» (Laterza, 2012) aveva suggerito un singolare itinerario filosofico e letterario attraverso amicizia, passione, amori folli o ideali e falsi amori.

Nata a Milano il 15 febbraio 1962, dopo studi di storia della filosofia, con una laurea in filosofia antica (sulla Repubblica di Platone, relatore il professore Giovanni Reale) e dottorato di ricerca sul concetto di misura in Agostino di Ippona, Bettetini si è dedicata all'approfondimento dello statuto dell'immagine e della finzione nelle sue diverse forme, dall'inganno alla finzione artistica.
Ultimamente ha applicato gli esiti delle ricerche sull'iconoclastia alla tragica attualità del terrorismo e dei conflitti in Medio Oriente. Aveva fondato, con i rappresentanti di altre cinque università milanesi, il Centro di Ricerca Interuniversitario Culture di Genere, del cui consiglio scientifico ha poi fatto parte. È stata membro dei direttivi della Società per lo Studio del Pensiero Medievale e della Società Filosofica Italiana.
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