Accusata di truffa all'Inps, i medici la visitano: «Non è cieca», poi ci ripensano...

Sabato 6 Aprile 2019
Accusata di truffa all'Inps, i medici la visitano: «Non è cieca», poi ci ripensano...
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MARGHERA - È cieca e non ha truffato l'Inps. Si è concluso con un'assoluzione in appello il processo a carico di una donna di Marghera, Annamaria Ballarin, finita sotto inchiesta con l'accusa di aver incassato per anni una pensione di invalidità totale pur non essendo completamente cieca. La sentenza è stata emessa ieri pomeriggiio dalla Corte presieduta da Antonio Liguori, la quale ha accolto le tesi della difesa, rappresentata dagli avvocati Guido Simonetti e Simone Zancani. In primo grado la donna era stata ritenuta responsabile del reato di truffa e condannata dal giudice Savina Caruso a 9 mesi di reclusione, 300 euro di multa, nonché al risarcimento di 40 mila euro all'Inps. A far scattare l'inchiesta a carico della signora Ballarin è stata la Guardia di Finanza, la quale, nell'ambito di un'attività finalizzata alla repressione delle frodi, sulla base della segnalazione di un residente di Marghera, ha seguito la donna per alcuni giorni, riprendendola mentre camminava e svolgeva varie attività che, secondo gli inquirenti, erano incompatibili con la condizione di cecità totale che era stata certificata dall'Inps.
 
Prima che il sostituto procuratore Lucia D'Alessandro chiudesse gli accertamenti con la richiesta di rinvio a giudizio, l'Inps convocò la sessantenne per una visita di controllo a conclusione della quale i medici accertarono che non era cieca totale, ma ipovedente. Insomma, ha gravi problemi di vista, ma non tali da giustificare un'invalidità totale. Prima del processo d'appello, lo scorso dicembre, la signora Ballarin è stata nuovamente visitata dai medici dell'Inps e riconosciuta cieca totale, ragion per cui l'Istituto di previdenza le ha già ripristinato l'erogazione dell'indennità di accompagnamento. E ieri pomeriggio, finalmente, anche l'assoluzione in sede penale.
Negli ultimi anni è in crescita il numero dei processi a carico di persone accusate di truffa ai danni dell'Inps per aver simulato uno stato di cecità assoluta. Per ottenere una pensione di invalidità, i pazienti sono sottoposti ad una semplice visita, senza gli esami elettrofunzionali che potrebbero accertare, in modo scientifico, se siano effettivamente ciechi oppure no. Esami costosi che, normalmente, vengono invece effettuati nel corso dei processi penali per avere una prova certa a carico, o a difesa, dell'imputato. Chissà per quale motivo non vengono effettuati fin dall'inizio dall'Inps per avere una certezza in merito alla patologia.
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Ultimo aggiornamento: 7 Aprile, 17:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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