A Marghera il nuovo polo europeo per la fusione termonucleare

Lunedì 2 Aprile 2018 di Elisio Trevisan
A Marghera il nuovo polo europeo per la fusione termonucleare
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MESTRE - Con i numeri siamo primi, Venezia avrà la sede europea dell'esperimento DTT (Divertor Tokamak Test) per la fusione termonucleare, che potrebbe diventare l'energia del futuro. Ma poi c'è la politica, ed entro il 10 aprile, quando l'Enea sceglierà tra le candidature avanzate da Lazio, Emilia Romagna con Toscana, Puglia, Piemonte, Abruzzo, Liguria, Puglia e Veneto, bisognerà vedere quanto peserà la politica e quanto il merito, ossia i numeri. Anche perché la posta in gioco è altissima, con investimenti pubblici e privati per 500 milioni di euro e l'impiego di oltre 1500 persone specializzate, e un ritorno di quattro volte i soldi spesi; la gestione dell'impianto si protrarrà per almeno 25 anni, con spese di materiali e manutenzione per 15 milioni l'anno che andranno alle grandi e piccole e medie industrie del territorio.

LO STUDIO
Il Comune di Venezia, che sta lavorando al progetto assieme all'Università di Padova e alla Regione, ha realizzato uno studio comparativo tra le otto proposte in campo e basta dare uno sguardo alla tabella in pagina per rendersi conto che, anche solo mettendo a confronto i contributi messi in campo dalle nove regioni coinvolte, il Veneto esce vincente con 40 milioni di euro, dei quali 25 per cofinanziare la costruzione del dispositivo per la generazione di energia elettrica mediante fusione termonucleare, e altri 15 milioni per realizzare le opere di urbanizzazione primaria e l'estensione della linea elettrica. Tra l'altro, mentre il Lazio si è detto disponibile a mettere altri 10 milioni di euro, oltre ai 25 già stanziati, per opere di urbanizzazione nel territorio di Frascati che è in mezzo a un territorio abitato e quindi poco infrastrutturato per le produzioni, i 15 milioni per l'urbanizzazione dell'area a Marghera andrebbero a migliorare una situazione già ottimale, dato che è già super servita da una rete di strade e autostrade, ferrovie, porto, aeroporto.

Scegliere Porto Marghera, oltretutto, avrebbe una forte valenza simbolica dato che, proprio nella terra dove le centrali elettriche a carbone hanno ammorbato l'aria per decenni, sorgerebbero laboratori e impianti per produrre energia pulita, sicura, rinnovabile, inesauribile e libera da CO2, attraverso la fusione nucleare che alimenta il Sole e le altre stelle. I terreni individuati dall'amministrazione Brugnaro sono l'area 11-ex MT2 dove avveniva la produzione di lastre in metacrilato ex Vedril.

I TERRENI
Spazi all'interno dei 107 ettari nel nuovo Petrolchimico che Syndial (Eni) ha messo a disposizione per contribuire ad attrarre nuovi investitori (il preliminare era stato firmato ancora dalla Giunta Orsoni), ma che non sono ancora stati acquisiti dal Comune, e l'assegnazione dell'esperimento a Venezia sbloccherà anche questo trasferimento.
Non a caso, insomma, il sindaco Luigi Brugnaro ha ribadito più volte che «sarebbe il modo migliore per celebrare i 100 anni del polo industriale. Al bando hanno risposto anche altre regioni, ma siamo convinti dell'unicità delle caratteristiche di Porto Marghera che, tra l'altro, ha la presenza di una rete di produzione e distribuzione elettrica di livello industriale, la vicinanza a impianti produttivi ad alta tecnologia utili alla realizzazione del centro e la cultura del lavoro a ciclo continuo».

Infrastrutture e conoscenze che sono valorizzate anche da quello che l'assessore regionale con delega per Porto Marghera, Roberto Marcato, ha definito «un piccolo miracolo: mettere in simbiosi istituzioni pubbliche diverse, università e imprese. Il dialogo col Comune di Venezia è forte, robusto e positivo». Mentre il rettore dell'Università di Padova-Treviso-Venezia, Rosario Rizzuto, ha definito la candidatura come «l'ennesimo riconoscimento alla competenza dell'Università, in particolare, in questo caso, delle aree di Fisica e Ingegneria. Ed è fondamentale che il costante lavoro di ricerca del nostro Ateneo abbia ricadute concrete, opportunità per il territorio».
Ultimo aggiornamento: 21:35 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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