MESTRE - La pace non è durata neanche un mese, in questi giorni via del Commercio e via delle Macchine, perfino le aree del Mercato ortofrutticolo e del vicino ristorante Gustoclick e altre verso il centro di Marghera sono tornate ad essere invase dalle auto dei lavoratori Fincantieri.
«Ho scritto al presidente dell'Autorità portuale e al direttore dello stabilimento, la situazione è insostenibile e fuori controllo, e se le cose non verranno sistemate entro breve mi rivolgerò alla Procura della Repubblica. - promette l'assessore alla Mobilità del Comune, Renato Boraso - Nei giorni scorsi ho chiesto a Veritas di andare a pulire via Gioia ridotta ad un immondezzaio perché i lavoratori, oltre a parcheggiare, mangiano in macchina e buttano tutto sotto. Quando riceverò il conto lo girerò a Fincantieri». Oltre ai posti auto, infatti, mancano i servizi, mensa, spogliatoi, bagni per gli oltre 3500 lavoratori degli appalti, e i Sindacati da tempo stanno chiedendo all'Azienda di intervenire perché non è colpa dei lavoratori se sono costretti a mangiare in strada. «Oltretutto è un preciso impegno che Fincantieri si è presa già nel 2019 quando il Comune le ha concesso i permessi a costruire per realizzare gru, i nuovi capannoni per officine, uffici, e poi pensiline, tettoie, viabilità interna: - continua Boraso - In cambio il Gruppo deve costruire i servizi per i lavoratori e realizzare almeno 600 posti auto, cosa che non ha ancora fatto, anzi non ha nemmeno ancora deciso dove farlo, a parte una generica lettera con la quale ci comunicava due mesi fa di voler realizzare i parcheggi nell'area ex Ive inquinata dai fosfogessi radioattivi». Eppure il posto per un bel garage multipiano da centinaia di stalli c'è ed è opzionato da Fincantieri da parecchio tempo ormai: è un'area che si trova proprio dietro alla nuova piscina in via delle Macchine. «E invece non solo Fincantieri non utilizza quel terreno che ha opzionato da anni, ma il Porto gli ha dato pure i 90 stalli a fianco della piscina. Siccome sono stati realizzati coi soldi pubblici, dovrebbe darli invece al Comune».