VENEZIA - Un super commissario per il caso di Marco Zennaro.
ANGOSCIATI
«Non sappiamo nulla, al momento non ci è stato ancora spiegato il motivo del trasferimento», dicono i famigliari, sempre più angosciati dalla delicata condizione dell'imprenditore. Marco ha ricevuto le prime visite: a trovarlo in carcere il padre e l'avvocato. Il 46enne, che fino a mercoledì era detenuto in una cella del commissariato di Khartoum, in uno spazio condiviso con altri 30 detenuti senza letto né servizi igienici, adesso si trova in una struttura con altre 300 persone. È possibile che, semplicemente, dopo due mesi fossero scaduto il tempo massimo per la detenzione in una camera di sicurezza. Normalmente, anche in Italia, in queste celle si rimane non più di 48 ore: il tempo, cioè, di ottenere la convalida di un arresto o di un fermo. Le sue condizioni, per assurdo, ora sono migliorate. «Ma è peggiorato dal punto di vista psicologico - continuano i famigliari - continua a piangere e chiede che cosa sia successo, vuole vedere la sua famiglia».
ATTESA PER DI MAIO
La giustificazione che danno le autorità sudanesi sarebbe che caduta la causa penale (il procuratore ha archiviato il caso ritenendo che le accuse a carico di Marco, frode in commercio, siano prive di fondamento) rimarrebbe quella civile. Ovvero: le milizie chiedono 700mila euro per chiudere la faccenda e rilasciarlo. L'attesa adesso è tutta per la visita in Sudan del ministro degli Esteri Luigi Di Maio. Visita su cui, però, ad oggi non ci sarebbero conferme: ai famigliari di Marco e all'ambasciata sarebbero arrivate indicazioni vaghe circa la data del suo arrivo. Ovviamente tutti sperano che si tratti solamente di una formalità burocratica sui tempi, ma che il viaggio-missioni non salti perché per Zennaro potrebbe rappresentare un passo decisivo a livello diplomatico. Intanto continua la solidarietà della città nei confronti del 46enne veneziano (nipote alla lontana, peraltro, dell'ex sindaco Giorgio Orsoni): durante Reyer-Milano, i giocatori hanno posato con lo striscione Marco libero.