VENEZIA - Marco Zennaro, l'imprenditore in carcere in Sudan da quasi due mesi, è stato trasferito nuovamente in commissariato.
Ricordiamo che Marco Zennaro è in attesa di comparire dopodomani 10 giugno, davanti al giudice. La controversia, ricordiamo, riguarda una partita di trasformatori elettrici che la ditta di Zennaro ha venduto al suo distributore locale, Ayman Gallabi, che l’aveva ritenuta non conforme al contratto. Marco Zennaro allora si è recato a Khartum nella seconda metà di marzo per comprendere le ragioni della contestazione. Da allora non è più riuscito a fare ritorno in Italia, passando da una cella del commissariato a quella della prigione, nonostante un primo rimborso di 400 mila euro concordato con Gallabi, il cui corpo però è stato poi ritrovato morto nel Nilo, il 22 maggio. E nonostante l’ambasciatore italiano, Gianluigi Vassallo, e la Farnesina stiano cercando una conciliazione con i clienti finali della fornitura e con la società elettrica sudanese Sedc, diretta da un parente stretto del generale Mohammed Dagalo, vice presidente del governo di transizione in Sudan.