Imprenditore prigioniero in Sudan, corteo acqueo a Venezia per chiedere la liberazione di Marco Zennaro

Domenica 30 Maggio 2021
Imprenditore prigioniero in Sudan, corteo acqueo a Venezia per chiedere la liberazione di Marco Zennaro
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VENEZIA - Tantissime barche, oggi, domenica 30 maggio, al corteo acqueo a Venezia voluto per chiedere la liberazione di Marco Zennaro, l'imprenditore detenuto da due mesi in Sudan senza accuse formali in seguito a una controversia commerciale e in condizioni definite disumane dai legali della sua famiglia.

Alla manifestazione, in parte sull'acqua in bacino San Marco e a terra alla Punta della Dogana anche Gilda e Alvise, i fratelli di Marco. Il tutto mentre è attesa per domani la missione del Direttore Generale per gli Italiani all'estero e le Politiche migratorie della Farnesina, Luigi Vignali, a Khartum.

L'appuntamento, promosso dalla remiera Francescana, ha portato barche della tradizione lagunare di tutte le associazioni remiere e anche piccoli scafi a motore davanti a San Marco sotto lo slogan 'Riportiamo a casa Marcò. In punta Punta della Dogana ha fatto da 'campo basè lo storico trabaccolo 'Nuovo Trionfò dove sono state distribuite magliette con la scritta 'Marco Liberò o 'Sosteniamo Marcò. Il corteo ha solcato, prima di giungere a San Marco, il Canal Grande con l'alza remi al ponte di Rialto e a Cà Farsetti, sede del Comune. Numerosi i politici locali e nazionali veneziani presenti. Un crescendo, quello di oggi, testimoniato nei giorni scorsi dalla comparsa sulle finestre delle città, in modo quasi virale, di drappi bianchi con scritto in rosso 'Forza Marcò. Così come è virale sui social la pubblicazione di sue foto mentre voga alla veneta, una delle sue passioni, o segue il rugby altro suo interesse che ha portato i ragazzini delle giovanili locali a partecipare alla manifestazione di stamane.

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Ultimo aggiornamento: 31 Maggio, 12:41 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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