Marco Polo, l'aerostazione raddoppia: 350 milioni di investimento

Martedì 18 Dicembre 2018
Marco Polo, l'aerostazione raddoppia: 350 milioni di investimento
MESTRE Altri 350 milioni di euro per ampliare ulteriormente l'aerostazione del Marco Polo di Tessera, terzo scalo intercontinentale italiano. Verranno spesi a partire dal prossimo anno fino al 2025 quando l'opera sarà inaugurata e la struttura, dai 43 mila metri quadrati originari nel 2002, passerà a 140 mila, e aumenterà di 500 unità i 10 mila posti di lavoro tra diretti e indotto. Save, la società di gestione dell'aeroporto di Tessera e del Canova di Treviso, oltre che parte integrante del Sistema aeroportuale del Nord Est con gli scali di Verona e di Brescia, ha da poco ottenuto da Enac (l'Ente nazionale aviazione civile) l'approvazione del nuovo progetto dello studio di architettura One Works, e ieri mattina il suo presidente Enrico Marchi ha firmato l'accordo per un finanziamento di 150 milioni di euro, a lungo termine per 18 anni, con Dario Scannapieco, il vicepresidente di Bei, la Banca Europea per gli Investimenti che ha ritenuto il programma di sviluppo del Marco Polo degno di un intervento.
IL PROGETTO
Nel 2025 l'attuale aerostazione, progettata a metà anni Ottanta da Gian Paolo Mar ispirandosi alle Gaggiandre (le fabbriche navali dell'Arsenale di Venezia), assomiglierà sempre più ad un'ala, Marchi pensa al profilo di uno stealth, l'aereo invisibile americano: in continuazione stilistica con l'edificio esistente, dotato di gigantesche vetrate che danno sulla pista e sulla laguna, la nuova infrastruttura sarà realizzata con materiali tradizionali (mattoni faccia a vista, trachite euganea, marmo di Chiampo, parquet) e altri materiali innovativi che hanno migliori caratteristiche di risparmio energetico.
L'ala, con un ulteriore futuro ampliamento, sarà completata nel 2028, quando Save avrà speso gli ultimi centesimi dei 904 milioni di euro che ha messo sul piatto per realizzare il Masterplan 2012-2021, ma per quella data Società e progettisti avranno già realizzato il secondo Masterplan che Enac ha chiesto in queste settimane di elaborare per rispondere all'incremento previsto di traffico.
RECORD
Per fine anno Save festeggerà il superamento degli 11 milioni di passeggeri annui a Tessera, dei 3 milioni e 300 mila del Canova di Treviso, e dei 3 milioni e 400 mila del Catullo di Verona (e in proposito il presidente veronese Paolo Arena ha commentato che «i brillanti risultati del mese di novembre testimoniano che all'aumento di offerta e di capacità dello scalo corrisponde una positiva risposta del mercato»). Per il 2025 si prevede che i viaggiatori del Marco Polo saliranno a 16 milioni l'anno. Solo dieci anni dopo, però, nel 2035 saranno già oltre 20 milioni, soprattutto extra Schengen, seguendo l'andamento generale previsto in Italia: «Il bacino di traffico degli aeroporti italiani nel 2030 sarà di 250 milioni di persone, nel Veneto di 28 milioni». Lo ha spiegato ieri mattina all'aeroporto Roberto Vergari, direttore centrale vigilanza tecnica di Enac intervenuto assieme al direttore generale Alessio Quaranta: «Nel 2040 il numero dei voli aumenterà del 53% arrivando a 16 milioni l'anno e c'è il serio rischio di un gap tra la crescita e la capacità degli aeroporti di gestirla. Per questo Enac ha chiesto a Save di elaborare il nuovo Masterplan».
Una previsione di 20 milioni di passeggeri al 2035 fa pensare alla nuova pista, di cui si parla ormai da anni, che dovrebbe sorgere a nord dell'aeroporto di Tessera, oltre la statale Triestina, nelle aree verdi che Save acquistò tempo fa proprio per metterle al sicuro da lottizzazioni di privati nell'eventualità che la nuova struttura diventi necessaria.
LA SECONDA PISTA
E ieri Enrico Marchi, per la prima volta, ha confermato che, dovendo affrontare la progettazione del nuovo Masterplan, «stiamo ragionando anche su quell'opera. D'altro canto nel nostro settore bisogna avere obiettivi a lunghissimo termine per garantire che, quando le opere diventeranno necessarie, si possano effettivamente realizzare, e al contempo bisogna avere una grande reattività nel breve termine per assecondare i cambiamenti del mercato». E quindi, nell'elaborare il nuovo Piano di sviluppo con l'orizzonte del 2035, si tratterà anche di valutare se è sufficiente la pista attuale i in riva alla laguna (è in corso di rifacimento con un investimento da 130 milioni di euro che comporterà anche l'allungamento della pista secondaria di riserva). Oggi Save risponde al mercato con un Sistema aeroportuale che conta sulle tre piste di Tessera, Treviso e Verona: per 20 milioni di passeggeri probabilmente sarà ancora sufficiente ma se la crescita continuerà a questi ritmi, la nuova pista diventerà necessaria, se non per il 2035, per il 2040.
Elisio Trevisan
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Ultimo aggiornamento: 19:18 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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