Niente passaggio in Piazza
La Maratona cambia percorso

Domenica 28 Ottobre 2018
La venice marathon con l'acqua alta. Nel tondo, Piero Rosa Salva
VENEZIA L’acqua alta fa cambiare percorso alla Venice Marathon in programma questa mattina. A causa delle avverse previsioni meteo, l’organizzazione sarà costretta ad effettuare un cambio del percorso previsto nella parte finale della maratona, quella che prevede la passerella in piazza San Marco.
 
NIENTE PIAZZA
La decisione, come spiegato da ieri dal presidente Piero Rosa Salva, è stata presa la scorsa notte, e se l’ipotizzato scenario che porterà alla variazione de percorso sarà confermato questa mattina, vorrà dire che la serpentina in Piazza San Marco, dove per questa mattina è attesa l’acqua alta (115 centimetri alle 12.40), non sarà effettuata, ed i circa 700 metri che solitamente sono percorsi all’ombra del Campanile saranno “recuperati” all’interno del Parco di San Giuliano. Una modifica che comunque è stata preventivata già anni fa dall’organizzazione, che ha depositato presso la Federazione di atletica leggera ambedue i percorsi che prevedono o meno il passaggio in piazza San Marco.
TUTELA DEGLI ATLETI
«Ovviamente, dobbiamo tutelare l’incolumità degli atleti - ha spiegato il presidente di VeniceMarathon Piero Rosa Salva - perché non vogliamo che nessuno incorra in infortuni. Le condizioni meteo possono rendere molto difficile il passaggio in Piazza San Marco, per questo già da tempo abbiamo depositato anche il percorso alternativo in cui recuperiamo il tratto perso nel centro storico allungando la permanenza a San Giuliano». A far sorridere è la sfortunata coincidenza tra la data di oggi e quella della gara del 28 ottobre 2012, ovvero l’edizione della VeniceMarathon che venne funestata dal peggior maltempo che si sia mai abbattuto sulla maratona di Venezia.
PREVISIONI & POLEMICHE
Ha fatto molto discutere in città la previsione che la nota testata di informazioni meteorologiche online ilmeteo.it ha pubblicato l’altroieri e ribadito ieri: un metro e 60 - un metro e 65 centimetri a mezzanotte e cinquanta di martedì 30. Un valore “mostruoso” perché si porrebbe al terzo posto delle maree più alte della storia, dopo quelle del 4 novembre 1966 (194 cm) e del 22 dicembre 1979 (166 cm).
Lo scorso marzo, una previsione analoga in occasione di Pasqua aveva provocato polemiche a non finire, perché poi l’acqua alta risultò di un metro e 5 centimetri e molti turisti disdettarono le prenotazioni.
Ieri il sindaco Luigi Brugnaro ha invitato a seguire le previsioni del Centro maree: «La macchina organizzativa è pronta per ogni evenienza».
ILMETEO.IT
Il direttore de Ilmeteo.it, Antonio Sanò, ribadisce: «Quella è la previsione dei nostri modelli di calcolo. Stiamo attendendo nuovi dati - conclude - ma per ora prevediamo tra 135 e 165 centimetri nel caso in cui si verifichino contemporaneamente i massimi meteorologici, di marea e di sessa. Nella migliore delle ipotesi si rimarrebbe a 135, nella peggiore anche 165».
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