Via terra e via mare, il corteo delle persone che vogliono le navi da crociera a Venezia

Venerdì 28 Agosto 2020
Il corteo
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VENEZIA - I lavoratori portuali del settore crociere e dell'indotto ad esse collegato hanno manifestato contro la mancata ripartenza della crocieristica che, secondo le loro motivazioni, sta mettendo in seria crisi migliaia di famiglie compromettendo il loro futuro. Con decine di barche da lavoro a sirene spiegate i lavoratori della categoria hanno fatto sentire la loro "voc" nel Canale della Giudecca fino davanti all'isola di San Giorgio. Per gli addetti del settore vittime degli effetti del Covid-19 «la crocieristica è un'industria fondamentale per l'economia del territorio, un porto quello di Venezia che non è semplice porto di transito ma porto di imbarco e sbarco che quindi coinvolge un'ampia ed articolata filiera economica con un valore che si attesta su oltre 400 milioni di euro tra spesa diretta ed indotto». «Un porto quello di Venezia, considerato il migliore del Mediterraneo e tra i migliori al mondo - è stato detto - ma nonostante ciò del tutto ignorato dalla politica che dal 2012 segue unicamente la perdurante campagna mediatica denigratoria supportata da sponsor più o meno famosi che nulla sanno della realtà del nostro lavoro per mancanza di conoscenza dell'importanza economica e sociale che il porto riveste per il territorio».
«Peggio ancora, nessuna di queste "celebrità" - hanno concluso - ha mai messo piede nel nostro porto per vedere come siamo organizzati, l'alto livello di professionalità che il mercato ci riconosce e adotta a modello, il numero di persone che sono impiegate ogni qual volta una nave arriva e riparte». 
IL SINDACO
Alla manifestazione era presente anche il sindaco Luigi Brugnaro: «Il Governo agisca einizi al più presto il dragaggio dei canali e si decida subito sulle navi da crociera.
La salvaguardia dell'ambiente e la difesa dell'occupazione si possono coniugare: non c'è più tempo da perdere».


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Ultimo aggiornamento: 13:39 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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