Maltempo, ora si contano i danni: un milione solo per Chioggia e la sua spiaggia

Venerdì 19 Agosto 2022 di Diego Degan
Danni causati dal maltempo a Chioggia

CHIOGGIA - Tempesta, bufera, fortunale: poco importa come lo si chiami, ma l'evento che, ieri pomeriggio, ha investito Chioggia si può definire solo con il suo esito finale: un disastro.

Nessuna parte della città si è salvata dalla furia del vento, quasi ovunque è mancata a lungo la corrente elettrica. Appena cessato il maltempo, il sindaco ha fatto il giro della città per accertarsi della situazione, convocato il Centro operativo comunale, per coordinare gli interventi, allertato la Protezione civile e richiesto al presidente Zaia la dichiarazione dello stato di crisi, mentre cittadini e operatori economici si rimboccavano le maniche, per l'ennesima volta, per riparare i danni. Lo scenario a maggior rischio quello del mercato settimanale. Quando, poco prima delle 13, il cielo è diventato nero come la notte, le bancarelle erano ancora affollate. Il vento ha fatto volare tende e banchetti che avrebbero potuto colpire le persone che sono corse sotto i portici a ripararsi. Sono volati anche i coppi di alcuni tetti, sono state spezzate antenne e cartelli e perfino una veranda è stata divelta. In alcuni punti le auto sono state spostate dal vento e mandate a sbattere contro ciò che stava attorno, o sono state colpite dai proiettili sollevati dalla tempesta. A San Domenico è crollato un antico muretto perimetrale, ai Saloni un albero. In questa situazione pare quasi un miracolo che nessuno sia stato colpito da oggetti volanti e che i danni, pur ingenti, siano stati limitati alle cose.

 

LE SPIAGGE
A Sottomarina è stato, se possibile, ancora peggio, soprattutto per gli stabilimenti balneari. Le strutture ombreggianti, i lettini e gli ombrelloni, sono volati, superando i confini tra un bagno e l'altro, sono stati divelti i teloni dei parcheggi, distrutto l'impianto voce dello Zanzibar, fatti volare i coppi del tetto alla direzione del camping Internazionale e ancora danni al camping Miramare, tetto danneggiato all'hotel Sole e alberi caduti sulle auto al Parcheggio Padova. «Ma gli operatori balneari sono instancabili dice Giorgio Bellemo (Ascot) sono corsi subito a sistemare le aziende. E pensare che ci aspetta la Bolkestein». Amarezza anche nelle dichiarazioni di Gianni Bscolo Moretto (Gebis): «Purtroppo questo evento segna una macchia in una stagione che finora sembrava da incorniciare. Diciamo al nostro sindaco di chiedere lo stato di calamità naturale, perché gli operatori sono stati fortemente colpiti dal maltempo di oggi; credo che ci siano danni per almeno un milione di euro».

UN FERITO
Ad essere investito dalla furia del maltempo anche il Mose dove si registra un ferito. Nessun danno alle strutture ma il veloce cambiamento delle condizioni metereologiche aveva spinto le maestranze che, attualmente, lavorano alle bocche di porto di Chioggia, a rifugiarsi all'interno del container presente alla radice del molo. Il container è stato rovesciato da una fortissima raffica. Uno degli operai ha riportato delle leggere ferite ad una mano prontamente curate al pronto soccorso di Chioggia e dimesso ieri in giornata. La situazione è tornata sotto controllo, ma alla luce dell'aumento ed imprevedibilità di violenti fenomeni meteorologici di questi giorni le imprese provvederanno a zavorrare solidamente a terra i propri container. Il maltempo ha infierito meno nell'entroterra, ma qualche danno è stato registrato anche nelle frazioni di Cavarzere più vicine a Chioggia, San Gaetano e San Pietro. Nel pomeriggio è arrivata la dichiarazione dello stato di calamità, da parte del presidente Zaia e anche il consigliere regionale chioggiotto, Jonatan Montanariello, chiedendo una rapida attivazione delle procedure di risarcimento, ha assicurato tutto il suo appoggio ai cittadini colpiti.

 

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