VENEZIA - È cominciato l'accertamento dei danni causati dalle acque alte eccezionali dei giorni scorsi alla Basilica di San Marco. Lo conferma il Procuratore di San Marco, Pierpaolo Campostrini, rilevando che «danni sono visibili anche alla lastra di marmo al capitello del Crocifisso ma molto si vedrà man mano che tutto si asciugherà e anche nei mesi perché il processo di corrosione del sale è lento ma inesorabile». Nella cripta era parzialmente stata fatta una desalinizzazione delle colonne, che era ancora in corso e ora andrà rifatta. «Ci sono cose che non si vedono immediatamente - spiega - Non è facile capire lo stato delle cose». Serviranno risorse da utilizzare «per tre punti: diagnostica, interventi urgenti e prevenzione. La settimana prossima - conclude - Diremo che piano di prevenzione vogliamo mettere insieme su tutto il perimetro della Basilica».
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