Oltre 3 milioni di euro di danni sulla costa con circa 100 mila metri cubi di spiaggia erosi nelle località veneziane. Dopo le recenti forti mareggiate che hanno colpito tutto il litorale veneto, con forti venti fino a 60 chilometri orari e onde che hanno raggiunto anche i 6 metri di altezza con la conseguente devastazione delle coste e danneggiamenti a stabilimenti balneari, campeggi e darsene, l’onorevole della Lega Rosanna Conte ha presentato una interrogazione urgente alla Commissione Europea evidenziando la stima dei danni. «Il maltempo ha provocato circa 3 milioni di euro di danni - spiega l’onorevole Conte - con circa 100 mila metri cubi complessivi di spiaggia erosi nelle località di Jesolo, Chioggia, Rosolina, Eraclea, Bibione e Cavallino-Treporti, con la richiesta dello stato di crisi da parte dei comuni interessati». «Ormai – sottolinea nell’interrogazione l’europarlamentare – siamo di fronte a eventi avversi, causati anche dalle ondate di calore alquanto anomale, che sono sempre più frequenti e rendono evidente la necessità di realizzare opere di difesa strutturali per evitare danni ancora più gravi di carattere ambientale e per salvaguardare l’economia e il turismo, oltre che gli abitanti delle città balneari continuamente coinvolte».
LE RICHIESTE
Da qui la richiesta da parte dell’onorevole Conte alla Commissione per sapere “se e in che modo sta collaborando con gli Stati Membri per assicurare la corretta gestione delle coste, quali strategie e azioni concrete intende suggerire per un approccio preventivo, piuttosto che emergenziale, per proteggere le coste dal fenomeno dell’erosione e, inoltre, se ci sono precedenti di successo all’interno dell’Unione Europea per la gestione preventiva dell’erosione costiera che possano dare impulso all’attivazione di un progetto pilota anche nell’Adriatico”. Solo a Jesolo la prima stima indica almeno 30mila metri cubi di sabbia inghiottiti dalla furia delle onde. Ma una pesante erosione si è registrata anche a Eraclea mare, alla spiaggia del Mort e sull’arenile di Cavallino. Il mix tra alta marea e raffiche di vento ha infatti lasciato il segno praticamente ovunque. A Bibione diverse migliaia di metri cubi di sabbia sono stati erosi