Jesolo conta i danni: «Rifiuti ovunque, spariti 50.000 metri cubi di sabbia»

Lunedì 7 Dicembre 2020 di Giuseppe Babbo
Jesolo la conta dei danni
1

JESOLO - LITORALE Interi tratti di passeggiata sul lungomare divelti, in alcuni casi riportando in superficie i basamenti dei chioschi. E poi migliaia di metri cubi di sabbia divorati dalle onde. Si aggrava la conta dei danni provocati dalla mareggiata di sabato che ha spazzato la spiaggia di Jesolo. I primi problemi si erano già registrati durante la giornata, ma nel corso della notte il vento ha soffiato ancora più impetuoso peggiorando ulteriormente la situazione.

EROSE ANCHE LE DUNE Come sempre il tratto più colpito è quello compreso tra via Cigno Bianco e Cortellazzo.

A cedere, sotto i colpi impetuosi delle onde, sono state anche le dune di sabbia alzate nelle scorse settimane come barriera. Ma in diversi punti le stesse dune sono state completamente erose, mentre nella notte il mare è arrivato anche agli accessi al mare sfiorando viale Oriente. Danneggiata pesantemente la duna artificiale che separa la spiaggia libera dopo la torre Merville. Ma l'erosione della spiaggia si è registrata in tutto l'arenile est, e la prima stima indica almeno 50mila metri cubi di sabbia. Ieri mattina a compiere un sopralluogo è stato il sindaco Valerio Zoggia: «Quando il mare si sarà calmato la situazione sarà più chiara, ma posso dire già da ora che abbiamo perso migliaia di metri cubi di sabbia. Assicuro che anche in questa occasione ci rimboccheremo da subito le maniche e per l'inizio della stagione l'arenile sarà ripristinato. Non sarà facile, perché saranno necessarie risorse importanti e dovrà essere recuperata la sabbia necessaria che ad oggi manca, visto che rispetto al passato ci sono meno cantieri edili - commenta il sindaco -. In ogni caso faremo di tutto, siamo già in contatto con la Regione». Per dopodomani, mercoledì, è già stata fissata una riunione con i tecnici del Comune e del Genio Civile. A preoccupare, sono anche le tonnellate di rifiuti, soprattutto tronchi e rami, riversati in mare dai fiumi e poi trascinati sulla battigia dalla corrente marina. «Si tratta di rifiuti classificati come speciali tuona Zoggia anche se stiamo parlando di legname, per questo i costi di rimozione sono più onerosi rispetto a dei rifiuti normali. Come se non bastasse il recupero è sempre a carico dei comuni costieri, che di certo non producono questi rifiuti ma hanno solo la colpa di riceverli. Serve una normativa definitiva una volta per tutte».

ERACLEA E CAVALLINO Ingenti i danni anche a Eraclea mare: la mareggiata di fatto ha fatto sparire tutta la sabbia depositata nei gradoni lo scorso giugno. «La situazione è critica spiega il vicesindaco Luca Zerbini . Le dune di sabbia alzate prima della diga hanno tenuto, ma sui gradoni la sabbia è sparita completamente. Purtroppo siamo alle solite: nelle scorse settimane la Regione aveva avviato un intervento per abbassare il fondale, sarà necessario capire se ci sono stati dei problemi anche in quel punto». Per lo stesso motivo il Comune chiederà un incontro la Regione, mentre già da giorni era stata firmata un'ordinanza che vieta il transito sui gradoni. «È un'ordinanza che facciamo ogni anno aggiunge Zerbini e che abbiamo ripetuto ancora anche perché volevamo fare degli interventi di manutenzione proprio lì. Per il ripascimento avevamo stanziato 58mila euro, un importo che ora rischia di non bastare più». L'erosione non è mancata nemmeno a Cavallino-Treporti, soprattutto tra Ca' Savio e Ca' di Valle: «Dalle prime verifiche dice la sindaca Roberta Nesto la situazione sembra meno grave rispetto ai nostri vicini, nei prossimi giorni tutto sarà più chiaro». LIDO Maltempo, vento e la forza del mare hanno devastato anche una parte importante del litorale del Lido, provocando gravi danni anche nei tratti in concessione agli stabilimenti balneari dellisola che presto dovranno iniziare la conta dei danni e degli investimenti necessari a ripristinare almeno una situazione di normalità. Sotto pressione la zona dellex spiaggia Garbisa (ora stabilimento Kuyaba) e linizio dei Murazzi. E anche lungo i Murazzi la forza del mare ha portato con sè rami, detriti e rifiuti di ogni genere, scagliandosi con violenza tra i massi. Anche nella parte nord dellisola dove si trova la maggioranza di tutti gli stabilimenti privati la mareggiata ha divorato la sabbia causando danni importanti.

(ha collaborato Lorenzo Mayer)

Ultimo aggiornamento: 15:13 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci