Una malattia rara spegne il sorriso di Aurora: aveva solo 19 anni

Sabato 23 Giugno 2018 di Filippo De Gaspari
Aurora Angelico
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SANTA MARIA DI SALA - Una dolcezza infinita, già nel nome e nel cognome che portava: a confermarlo poi una vita breve, ma vissuta con una sensibilità particolare verso i più deboli. Aurora Angelico è mancata il primo giorno d'estate a causa di una fatale crisi respiratoria che l'ha strappata ai suoi cari a soli 19 anni. La ragazza soffriva fin da piccola di una patologia congenita ma vedeva un futuro radioso davanti, da spendere per sé stessa e gli altri, in particolare per il fratello maggiore, disabile, che adorava e che l'aveva fatta crescere, a differenza di molti coetanei, con un cuore traboccante di amore per il prossimo. Un cuore che però l'ha tradita sul più bello, alle porte della vita adulta. Giovedì mattina l'improvvisa crisi in casa ha fatto capire che stava succedendo qualcosa di grave. L'ambulanza in via dei Larici, nel tranquillo quartiere residenziale del centro di Santa Maria di Sala, poi la corsa diretta al pronto soccorso di Mirano e la diagnosi che ha reso drammatiche le ore successive: una grave insufficienza respiratoria, la corsa a Padova, il ricovero in Cardiologia pediatrica, le speranze che si affievoliscono fino a spegnersi. Ieri la notizia che Aurora non ce l'ha fatta ha gettato il paese nello sconforto. Aurora è stata stroncata dalle complicazioni di una di quelle malattie che nessun medico sa curare.

Una famiglia molto conosciuta in paese quella di Aurora: la mamma Lisa ha insegnato a lungo nella scuola elementare di Stigliano, apprezzata e stimata. Una famiglia sfortunata - racconta chi la conosce - ma dalla bontà infinita, e Aurora era l'immagine di questa generosità e altruismo. Un'immagine che la ragazza voleva trasformare in missione di vita: si era iscritta all'Università, studiava Servizio sociale e voleva con questo titolo aiutare tante persone anche nella professione. Cordoglio e vicinanza alla famiglia per la prematura scomparsa della giovane sono stati espressi ieri sia dal sindaco Nicola Fragomeni sia dal parroco don Paolo Cecchetto. In passato, negli anni dell'adolescenza, Aurora aveva partecipato anche ai campi scuola parrocchiali. Aveva una sensibilità particolare per i più deboli e sfortunati - è il ricordo di don Paolo - sicuramente collegata alla vicenda personale e famigliare. Aveva anche praticato il tennis, nei vicini campi sportivi. Oltre al fratello maggiore, la diciannovenne lascia la madre Lisa e il padre Luciano, tanti amici e amiche. La data dei funerali si conoscerà non appena espletati gli ultimi accertamenti.
 
Ultimo aggiornamento: 10:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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