Non c'è più pace per la Madonnina: simbolo di Satana e svastica sul volto

Mercoledì 1 Giugno 2022 di Nicola Munaro
Il volto della Madonna sfregiato

MARGHERA - Un palestinese con problemi psichici l'aveva decapitata la notte tra il 25 e il 26 novembre 2020.

Nel suo folle raid le aveva anche mozzato le mani: il rumore della testa e delle mani in marmo di Carrara che cadevano a terra avevano svegliato i residenti, primi a dare l'allarme e decisivi nell'individuare il responsabile della mutilazione della statua della Madonna di piazzale Giovannacci. Nessuno, l'altra notte, ha però sentito niente. La sorpresa è arrivata tutta di colpo ieri mattina quando i primi passanti hanno notato alcuni segni fatti con dello spray color oro sulla statua della Vergine.

LE INDAGINI
Sulla veste una croce rovesciata, come a ricordare uno dei simboli del satanismo. Sul volto delle linee che si intrecciano formando una figura stilizzata che rimanda a una svastica. Gli agenti delle volanti della questura, chiamati dai residenti, hanno fotografato ogni dettaglio della statua e attorno. Hanno anche acquisito le telecamere di sorveglianza di piazzale Giovannacci nella speranza che gli occhi elettronici abbiano ripreso il momento dell'imbrattamento. Impossibile, adesso, dire se sia opera di una sola persona - com'era stato nel novembre 2020 - o se siano stati di più a imbrattare la statua della Madonna. Come non si può catalogare l'origine del gesto: un'offesa religiosa? La semplice voglia di deturpare un bene della comunità? Una bravata? Già nel pomeriggio di ieri la statua era stata ripulita da Veritas.
L'imbrattamento dell'altra notte arriva a poca distanza dall'inaugurazione del restauro della statua, il 17 maggio 2021 quando era stato usato lo stesso marmo per riportare uno dei simboli della città giardino a prima della follia del suo danneggiatore. E a pochi giorni dal vandalismo ai danni dell'effige del Cristo di via Ulloa per cui è stato identificato un tunisimo: fermato dagli agenti della polizia locale in piazzale Giovannacci con in mano un pezzo di marmo riconducibile alla statua danneggiata, il nordafricano e portato al Cie di Gradisca d'Isonzo (Gorizia) per l'espulsione dall'Italia

L'IDEA PER PROTEGGERLA
«Resta l'amarezza e la rabbia davanti all'ennesimo gesto vigliacco e vandalico - commenta l'assessore al Sociale, Simone Venturini - come Comune potenzieremo i passaggi delle nostre pattuglie ma c'è il tema che quasi mai questo tipo di gesti trovano una sanzione: o perché vengono fatti da persone che vivono già ai margini e una denuncia non gli cambia nulla o perché chi li commette vive un disagio psichico. Da parte nostra - continua Venturini - assieme al ripristino del Cristo di via Ulloa, valuteremo con la Municipalità se non abbia senso ricollocare la statua in centro alla rotatoria di via Giovannacci dov'era prima. Uno spostamento per metterla in un luogo più visibile nel suo luogo originario che la metta a riparo da atti vandalici». La Madonna era stata spostata dalla rotatoria quindici anni fa per la realizzazione della cisterna. Ora potrebbe tornare lì.

 

Ultimo aggiornamento: 2 Giugno, 10:03 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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