Venezia, «Rubata la Madonna dell'acqua lurida» da rio Novo

Martedì 18 Febbraio 2020 di Nicola Munaro
La Madonna dell'acqua lurida a fianco del murale di Banksy

La denuncia, così come la sua apparizione a fianco del murale di Banksy in rio Novo, è annunciata via social.
La Madonna dell’acqua lurida è sparita. A parlare di furto è lo stesso artista, lo scultore Federico Soffiato, che attraverso una nota diffusa lunedì sera dal suo atelier attacca senza mezzi termini: «La Madonna dell’Acqua lurida piazzata a Venezia la scorsa settimana è stata rubata  - si legge - La città si sta esprimendo con indignazione sui social per il furto di un’opera che, seppur per poco tempo, aveva già emozionato per il messaggio di protesta sul moto ondoso veneziano (rio Novo è trafficatissimo) e l’inquinamento locale e globale delle acque. L’opera dialogava in sinergia con il messaggio di Banksy chiudendo con elegante decisione uno dei posti più discussi di Venezia».
 

Spunta una scultura vicino all'opera di Banksy: "Madonna dell'acqua lurida"

VENEZIA - È apparsa ieri, sulla porta d'acqua dell'edificio affacciato sul rio Novo già "omaggiato" da un'opera di Banksy.

Madonna con bambino in legno dipinto, che richiama la tradizione quattrocentesca è visibile a tutti da San Pantalon. Sul piedistallo c'è scritto "La Madonna dell'acqua lurida ".


Già sabato sera a chi da San Pantalon guardava il murale di Banksy, appariva il vuoto nella porta che - come una cappella in una chiesa -  accoglieva la statua della Vergine con Bambino. La scultura a grandezza naturale, è realizzata con un tronco di larice recuperato in Cadore dopo la tempesta Vaia ed è stata già esposta al San Gaetano di Padova nell’ambito del “Future Vintage Festival” con l’intento di essere collocata su tutte le acque inquinate del mondo. 

«L’idea - spiegava Soffiato in un video dopo l’apparizione della statua - era nata una decina di anni fa quando ero in mezzo all’acqua di un fiume con la barca. Il concetto l’ho rimandato fino al 2019 per via di altre  installazioni, poi mi sono deciso a portarlo avanti. Il concetto - continuava - è la madre che protegge il bimbo nell’unico modo che riesce a fare: tappandogli il naso. I nostri figli - concludeva l’artista - dovranno vivere in questa terra, l’ acqua è la base della vita ma le sue condizioni sono preoccupanti».

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Ultimo aggiornamento: 19 Febbraio, 10:45 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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