Macchinisti veneziani battono Trenitalia, le indennità si pagano anche in ferie: arretrati fino a 30mila euro

Lunedì 9 Maggio 2022 di Raffaella Ianuale
Macchinista di un treno in servizio (foto di archivio)
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VENEZIA - Chiedono il riconoscimento delle indennità anche durante i periodi di ferie per evitare di vedersi lo stipendio decurtato di quasi mille euro al mese. Sedici macchinisti veneziani hanno presentato ricorso contro Trenitalia Spa ed hanno vinto. La sezione per le controversie di Lavoro del Tribunale di Venezia ha ritenuto infatti che alcune delle indennità di cui godono i macchinisti durante il loro servizio legato alla conduzione dei treni debbano essere retribuite anche nei periodi in cui sono in vacanza. In questo modo i sedici ferrovieri, almeno nel primo grado di giudizio, si sono visti riconoscere cifre arretrate che vanno mediamente dai diecimila ai trentamila euro. La sentenza emessa dal giudice Anna Menegazzo è la prima di questo tipo in Veneto e apre di fatto la strada agli altri ottocento macchinisti dipendenti di Trenitalia Spa in servizio nel solo territorio regionale tra trasporto regionale ed alta velocità.

COSA È SUCCESSO
Per capire cosa sia successo e perché il gruppo di macchinisti, difesi dagli avvocati Beniamino Nordio e Ivana Blonda, abbiano raggiunto il risultato a loro favore bisogna fare un passo indietro.

La mansione del macchinista prevede le cosiddette Iup che altro non sono che le indennità di utilizzazione professionale. Le indennità per chi deve guidare un treno con turni spalmati su 365 giorni l'anno e orari sia diurni che notturni sono numerose e tutte vanno ad incidere in modo più o meno pesante nella busta paga. Hanno la diaria, che li ripaga del fatto che durante le lunghe percorrenze debbano dormire fuori dal proprio domicilio, prevista dall'articolo 77 del contratto integrativo e l'indennità per la condotta del treno sancita dall'articolo 31. A queste si sommano le indennità per lavoro notturno, nei giorni festivi, durante le domeniche, per la formazione e via di seguito. Tutte queste voci durante il periodo di ferie non vengono retribuite e la loro assenza pesa per circa un trenta per cento sulla busta paga. I ricorrenti, appellandosi al diritto comunitario, all'ordinamento nazionale e anche allo stesso contratto aziendale del Gruppo Fs Italiane, chiedevano che per ciascuna giornata di ferie venisse riconosciuto il diritto ad ottenere una retribuzione media che comprendesse anche le indennità.

IL RISULTATO
Il giudice del lavoro ha riconosciuto la validità, anche in periodo di ferie, di due indennità che sono quelle contenute negli articoli 31 e 77 e sono specifiche di questa mansione: consistono nella diaria, che ripaga il lavoratore del disagio legato all'assenza dalla residenza, e la condotta del treno con le attività accessorie alla guida che prevedono la presenza del macchinista presso l'impianto per eventuali necessità. Ha tralasciato invece tutte le altre, che vanno dal lavoro notturno all'utilizzo domenicale, perché non sono specifiche solo dei macchinisti. Il giudice ha quindi in parte accolto le richieste dei ferrovieri ricorrenti, partendo dal presupposto che «la retribuzione spettante per i giorni di ferie debba tendenzialmente garantire il mantenimento di quanto percepito nei periodi di presenza al lavoro, altrimenti il lavoratore potrebbe essere disincentivato dal fruirne ed in questo modo rinuncerebbe ad un diritto che è invece irrinunciabile». Tra i sedici ricorrenti veneziani, tutti macchinisti assunti alle dipendenze di Trenitalia Spa ed inquadrati al livello B1, la maggior parte è attualmente in servizio, mentre tre sono già in pensione.
«Una sentenza importante che riconosce un diritto costituzionalmente orientato - spiega Beniamino Nordio, avvocato difensore dei ferrovieri - perché l'altra faccia del diritto al lavoro è il diritto al ristoro delle energie psicofisiche anche attraverso l'utilizzo delle ferie. Cosa che assume un valore ancor più rilevante in un settore come questo in cui la sicurezza è fondamentale».

 

Ultimo aggiornamento: 10 Maggio, 11:22 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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