Tutti in coda per la cultura: il Festival delle Idee all'M9 di Mestre fa centro

Domenica 3 Ottobre 2021 di Filomena Spolaor
M9 di Mestre, Festival delle Idee

MESTRE - Vedere le code può essere affascinante. Al Museo M9 ancora di più, come è successo venerdì in occasione della seconda giornata del Festival delle Idee.

Entusiasmo e curiosità per il docufilm HappyNext di Simone Cristicchi, che giovedì ha inaugurato la terza edizione del Festival, e per il doppio appuntamento con Igor Sibaldi, che ha accompagnato il pubblico in un viaggio tra filosofia e narrazione, seguito dal concerto acustico Parola di Giovanni Caccamo, scoperta cantautoriale di Franco Battiato. «Eventi tutti esauriti commenta Marilisa Capuano, organizzatrice del Festival - con liste di attesa, ma già chiuse per quota massima raggiunta quelle per Simone Cristicchi, Umberto Galimberti, Stefano Mancuso. Età del pubblico dai trent'anni a salire, ma è attraente quando fai delle cose che funzionano, e i luoghi si trasformano, hanno un'altra energia».

IL FENOMENO

Un successo per la partenza del festival, che si svolge tra Venezia e Mestre fino al 23 ottobre, sul tema Chi siamo, chi saremo con un accento sul concetto di sostenibilità. Varca i confini della popolarità e si afferma nel territorio come idea culturale di riferimento. «Diventa un viaggio di approfondimento sull'attualità - spiega Capuano - che non è politica o informazione, ma legato al tema umano e filosofico. Lo fanno diversi esponenti di vari mondi, noi partiamo dalla musica, e quest'anno abbiamo inserito la tecnologia con Alec Ross, la scienza di Mario Tozzi, i viaggi nello spazio con Paolo Nespoli, ma anche personaggi emergenti come Arianna Porcelli Safonov e il poeta Andrew Faber». 


Il festival è partito da M9, e toccando il teatro Toniolo si è allargato alla città metropolitana, al Padiglione Rama all'Ospedale dell'Angelo, e a Venezia alla Fenice e al Malibran. «E forse - annuncia Capuano - organizzeremo un altro evento con Pupi Avati in un altro luogo in chiusura. Facendo i conti, arriviamo a diecimila spettatori con le liste di attesa. Quest'anno, rischiando abbiamo posto un biglietto di ingresso per alcuni eventi, ma alcune persone hanno deciso di acquistare. L'anno prossimo organizzeremo diversi appuntamenti a pagamento: significa che la gente paga per la cultura». Il pubblico presente arriva da Treviso, Padova, da Bologna per Tozzi, alcuni dalla Puglia per non perdersi Cristicchi. «I primi biglietti esauriti - prosegue Capuano - sono stati quelli per Umberto Galimberti, preferito dal pubblico giovane, e oltre al suo, abbiamo raddoppiato molti eventi. Se in un festival si racconta un mondo, dando un senso alle cose, la gente risponde, M9 cambia volto, e gli artisti sono felici di venire a Mestre». Una crescita dell'indotto economico anche per quanto riguarda i tecnici e hostess impiegati, l'ospitalità di artisti e pubblico. Oggi, al Polo Museale M9, si conclude la prima parte della terza edizione: ospiti il tecnologo Alec Ross, il divulgatore scientifico Mario Tozzi, l'attore e doppiatore Andrea Piovan il botanico Stefano Mancuso, la conduttrice televisiva Syusy Blady. Il festival riprende giovedì 7 ottobre al Teatro Toniolo con Paolo Nespoli.
 

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