MESTRE (VENEZIA) - Ancora violenza a Mestre. Dopo il recente caso di Massimiliano Mulas ai danni di una bambina di appena 11 anni, un'altra donna è stata vittima di ripetuti abusi dopo essere stata rinchiusa nel palazzo abbandonato dell'Ex Telecom di via Carducci per cinque giorni.
Zaia: «Un bollettino criminale quasi quotidiano»
Violenze che ormai sembrano far parte dell'ordine del giorno e sulle quali è intervenuto anche il governatore della Regione Veneto Luca Zaia: «Ancora l'orrore di una brutale violenza a una donna, questa volta a Mestre, con una segregazione di cinque giorni. Questo bollettino criminale è ormai quasi quotidiano, ma esorto tutta la comunità civile a non assuefarsi a tali notizie, e a fare sempre più squadra per tentare in tutti i modi di prevenire o impedire un delitto collaborando in ogni modo, anche segnalando situazioni sospette alle Forze dell'Ordine, che in tante occasioni, come in questa, intervengono tempestivamente e riescono ad arrestare il delinquente».
La solidarietà
«A questa donna come a tutte le vittime di questi efferati delitti - prosegue Zaia - rivolgo la mia totale solidarietà, con l'augurio di poter guarire il prima possibile dalle ferite fisiche e da quelle morali e psicologiche. Ringrazio per il civismo gli avventori di un vicino bar che hanno immediatamente dato l'allarme sentendo le grida della donna e le Forze dell'ordine che sono riuscite a intervenire in tempo per bloccare il violentatore, per il quale, lui come tutti gli altri che si macchiano di tali orrori, chiedo la massima durezza nell'applicazione delle leggi».