LIDO DI VENEZIA - Il nuovo autobus elettrico di Actv resta prigioniero a bordo del ferry di linea 11. La nuova tipologia di pullman, quando sussistono particolari condizioni di marea, infatti non consente lo sbarco, in quanto il fondo del bus tocca terra e si incastra tra lo scalandrone della nave traghetto e la passerella galleggiante, chiamata, in gergo tecnici dente.
Ovviamente, però, questa soluzione d'emergenza, non ha messo a tacere lamentele e proteste degli utenti costretti a salire e scendere, e poi risalire, nei mezzi. Inevitabilmente, in linea 11, questo sali scendi ha prodotto alcuni Ha creato molto scalpore tra la gente anche il fatto che questi autobus sono nuovi di zecca e rientrano in un investimento importante, per rendere il sistema di trasporto urbano al Lido e Pellestrina, completamente elettrico. Un nuovo sistema che però, in questa fase di rodaggio, sta regalando, in questa prima fase, non solo soddisfazione e orgoglio ma anche parecchi grattacapi. Come mai - si sono chiesti alcuni utenti - l'impresa che ha vinto l'appalto e ha fornito i nuovi autobus, prima di consegnarli non ha preso adeguatamente le misure? La domanda, per il momento, non ha risposta. Actv sta facendo, come aveva già annunciato nelle scorse settimane, alcune verifiche, non solo sugli autobus, ma anche su determinate colonnine per la ricarica che hanno fatto vedere alcune disfunzioni non funzionando a dovere. Intanto, solo sulla line 11, l'unica che comporta l'imbarco nella nave traghetto, sono tornati i servizio i vecchi autobus a gasolio, che non sono così bassi e perciò non corrono il rischio di toccare il fondo. La soluzione vecchia meglio di quella nuova? Si sta lavorando per risolvere il problema.