Lido, undicenne positivo. Test ai contatti che frequentano la capanna in spiaggia

Lunedì 14 Settembre 2020 di Lorenzo Mayer Teresa Infanti
LIDO DI VENEZIA Una veduta degli stabilimenti e delle capanne sulle spiagge del Lido, dove si sono verificati pochi contagi durante l estate
VENEZIA Un caso di positività al Covid 19 al Lido di Venezia: chiusa una capanna allo stabilimento balneare del Lido. Immediatamente la direzione della spiaggia ha avviato tutti i protocolli previsti: sanificazione della capanna che poi è stata subito chiusa, disinfezione degli ambienti comuni. Contemporaneamente sono state avvisate tutte le autorità competenti e l’azienda sanitaria veneziana. Le procedure sono state messe in moto tra sabato pomeriggio, quando si è appresa la notizia di una positività, e ieri mattina. A risultare positivo al coronavirus un ragazzino di 11 anni, che avrebbe contratto il virus in ambito familiare dal padre. Proprio la positività del genitore ha fatto scattare i controlli incrociati all’interno della famiglia, da cui è stata confermata la positività del ragazzo.

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LE MISURE
Secondo una prima ricostruzione dei suoi contatti il ragazzo, al momento a casa e asintomatico, mancava dalla spiaggia da circa una settimana. Comunque sono state messe in atto tutte le pratiche per evitare la diffusione del contagio. Oggi tutti gli altri occupanti, che condividevano con il giovane la capanna, verranno sottoposti a tampone nella speranza che tutti risultino negativi e che quindi possa essere esclusa l'ipotesi di un focolaio che al momento non c'è. Finché gli occupanti non avranno l'esito del tampone rimarranno in isolamento fiduciario. Fino ad oggi, in tutta la stagione balneare 2020 al Lido da giugno a settembre, si sono registrati solamente due bagnanti risultati positivi al virus. Un bilancio tutto sommato abbastanza rassicurante rispetto alle preoccupazioni che si respiravano in primavera.

A PORTOGRUARO
Intanto sono pronti a riportare i loro bambini alla “Gesù Bambino” di San Nicolò i genitori degli iscritti alle tre sezioni che domani, nonostante il caso di Covid registrato nell’aula bolla dei piccoli, riprenderanno regolarmente le loro attività. Il piccolo di 2 anni, trovato positivo, sta abbastanza bene, dicono all’Ulss 4. 

L’iniziale preoccupazione per il rischio di una chiusura totale della scuola paritaria portogruarese ha lasciato spazio alla consapevolezza che il contagio, avvenuto in ambito familiare, non ha interessato in alcun modo gli altri gruppi. La riorganizzazione degli spazi e delle attività finalizzata alla gestione di singole classi, unitamente alla formazione delle docenti, ha infatti garantito il necessario distanziamento tra gli alunni, preservando di conseguenza la loro possibilità di continuare a frequentare la struttura e garantendo ai genitori un servizio indispensabile per la gestione dei tempi familiari. Intanto, il Dipartimento di prevenzione dell’Ulss 4 deve ancora rendere noti i risultati dei tamponi effettuati sulle due insegnanti, che in caso di esito negativo potrebbero rassicurare ulteriormente l’ambiente scolastico. «La scuola resta aperta - spiegano dall’Ulss 4 - perché al momento non c’è alcun focolaio. Abbiamo registrato questo caso di positività nel bambino di 2 anni e sono stati ricostruiti i suoi contatti, che come da prassi sono stati messi in quarantena e verranno tamponati». Oltre ai compagni di classe e alle insegnanti sono stati messi in quarantena, fino al 21 settembre, anche i genitori dei piccoli che hanno partecipato all’inserimento. Il caso, che ha destato preoccupazione tra la popolazione, fa riflettere soprattutto sul futuro della scuola e sul rischio che dopo pochi giorni dall’inizio delle lezioni si possano verificare situazioni analoghe. Oggi, la campanella suonerà che migliaia di persone, tra bambini, insegnanti e personale Ata. A Portogruaro il Comune ha distribuito 2 mila mascherine chirurgiche per sopperire ad eventuali carenze delle scuole primarie. Sempre il Dipartimento di prevenzione dell’Ulss 4 ha nominato anche due referenti Covid a disposizione dei dirigenti scolastici, dei referenti Covid delle scuole e dei pediatri, con il compito di fornire tutte le indicazioni volte alla gestione dei casi di contagio, fornire consigli sulla sanificazione dei locali e chiarimenti sulle modalità di contenimento della diffusione nelle scuole, secondo le linee guida ministeriali. L’augurio di tutti è che le regole nazionali emanate e la collaborazione è il buonsenso delle famiglie possa scongiurare eventuali chiusure. 

I NUMERI DI IERI
Venti nuovi contagi, tanti si sono registrati tra le 17 di sabato e la stessa ora di domenica, che hanno portato i casi di malati Covid in provincia a 3.546 in tutto: 414 però gli attualmente positivi mentre sono 1.257 le persone in isolamento fiduciario, 296 delle quali positive al virus. Calano i ricoverati (scesi a 24) con un solo paziente in Rianimazione. Nessun decesso.
Ultimo aggiornamento: 14:44 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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