Dalla Ubik di Mestre a Londra: Alessandro Tridello miglior libraio dell'anno

Sabato 15 Gennaio 2022 di Filomena Spolaor
Alessandro Tridello
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MESTRE - Un libraio non è solo chi pone i libri sugli scaffali o li sceglie, ma chi è capace di mantenere in attivo una libreria. «Conosce gli autori, fa capire alla città che c'è una parte culturale viva e propositiva». Usa queste parole Alessandro Tridello, titolare della libreria Ubik in via Poerio, vincitore della Borsa di lavoro intitolata a Nick Perren.

Un premio inaspettato per lui che fa parte della Scuola per librai, organizzato dalla Fondazione Umberto ed Elisabetta Mauri, istituito in memoria dell'editore inglese James Daunt, amministratore delegato di Waterstones, la maggiore catena di librerie nel Regno Unito. Riconoscimento consegnato al migliore librario dell'anno, che viene scelto da grandi saggi della letteratura e del mondo dei libri.


Ubik è stata inaugurata il 2 settembre 2015. Doveva essere aperta inizialmente a Padova, ma dissero a Tridello che a Mestre ci sarebbe stata l'opportunità di uno spazio affacciato su piazza Ferretto. In centro aveva appena chiuso la libreria Moderna, seguita poi da quella in viale Garibaldi, gestita sempre dalla famiglia Pastrello. Alessandro Tridello aveva avuto già tre esperienze come librario a Padova, la sua città natale. Dopo aver vissuto a Londra, a 21 anni trovò lavoro alla libreria Mondadori Edicolè, diventandone poi direttore. Successivamente ha aperto la Ginnasio, e infine la Zabarella. «Mestre non ha rappresentato un rischio racconta il libraio , ma è stata una piazza giusta per creare qualcosa di importante». E sicuramente piazza Ferretto era la posizione migliore per una libreria. «È un luogo dove poter trovare un po' di tutto, anche a metà prezzo - prosegue -. Ho creato terreno fertile per presentazioni ed eventi, ed ho sentito che alla città interessava. I lettori ci hanno aiutato a crescere, abbiamo poi creato un festival di riconoscimento nazionale come Mesthriller, e quest'anno eravamo presenti con un nostro stand al Festival della Politica». Quando è stata chiusa anche la libreria Don Chisciotte in via Brenta Vecchia, la Ubik si è sentita un po' la sua erede. «In un'epoca spiega Tridello - in cui si parla di de-personalizzazione dell'addetto lavorativo, in cui il supermercato del libro è online, per essere librario serve empatia, si deve creare il contatto, ma soprattutto il mestiere. Umberto Eco diceva che prima che una persona si chiami libraio devono passare almeno venti anni, perché ci vuole tempo, esperienza».


Tridello è riuscito a spaziare dall'ospitare importanti autori di giallo come Massimo Carlotto, Jeffery Deaver, Petros Marcaris, a incontri con noti youtuber per i teenager, fino ai temi più scottanti sulla criminalità organizzata. Era stato già premiato come miglior libraio dell'anno nel 2018, ora è stato scelto all'unanimità dai migliori direttori di librerie per il conferimento della Borsa di lavoro, che giunta alla seconda edizione e prevede un periodo della durata di un mese presso una libreria Waterstones. Tra le 230 presenti nel Regno Unito non sa ancora se sceglierà quella più grande a Londra, nel quartiere di Piccadilly Circus, oppure una più piccola per capire in profondità altri meccanismi del mestiere.
 

Ultimo aggiornamento: 16:43 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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