L'imprenditore del Boe Public House: «Apro un nuovo locale a Treviso, ho pubblicato decine di annunci ma non trovo barman e camerieri»

Martedì 14 Marzo 2023 di Giuseppe Babbo
Stefano Molitierno

JESOLO - «Se non riusciremo ad assumere nessuno da oggi fine mese vorrà dire il 31 marzo inaugureremo il nuovo locale a Treviso ma il giorno successivo lo chiuderemo per l’assenza di personale». Una provocazione ma al tempo stesso anche l’ennesimo appello a trovare personale. Le parole sono quelle di Stefano Molitierno, ristoratore jesolano che in città gestisce il Boe Public House, locale di punta nel mondo giovanile che si trova di fronte a piazza Internale ma anche il Boe di San Donà grazie ad altri 3 soci, e ora anche un terzo locale a Treviso, attualmente chiuso per restauro e che aprirà a fine mese. Personale permettendo. «Con i miei soci - racconta l’imprenditore - abbiamo rilevando un locale a Treviso, l’ex Albatross: da qualche tempo volevamo espanderci nella zona di Treviso, è capitata l’occasione giusta con un locale chiuso da alcuni mesi ma che si trova in una zona con buon potenziale. Subito ci siamo tuffati in questa nuova avventura, avviando i lavori di restauro del locale che avrà lo stesso nome degli altri due. La data di inaugurazione è prevista per fine mese. Per partire abbiamo bisogno di almeno 4 figure - prosegue Molitierno - ovvero un cameriere, uno snackista, un barista e di una persona per gli extra».

Abbiamo pubblicato decine e decine di annunci su tutti i social possibili e su tutti i portali online di cerco lavoro, purtroppo però ad oggi non siamo riusciti ad assumere ancora nessuno

Nella realtà qualche risposta è arrivata, ma tutte con persone alla prima esperienza. «Le risposte ricevute sono state davvero poche - aggiunge - ma in ogni caso non in linea a quello che ricerchiamo: il locale era chiuso da agosto, deve essere rilanciato ci serve personale con esperienza. È ovvio, se c’è qualcuno con voglia di imparare da affiancare a qualcuno che ha già esperienza nel settore non ci tiriamo di certo indietro. E lo preciso a scanso di equivoci: gli stipendi sono quelli previsti dal contratto nazionale, con base di partenza dai 1.500-1.600 euro mensili ai quali vanno aggiunti eventuali straordinari.

E ovviamente il giorno di riposo. In più offriamo la possibilità di lavorare in un ambiente giovane, dunque dinamico. Purtroppo sembra che non ci siano più camerieri, snackisti e baristi».

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Annunci di lavoro


Una situazione che non è una novità, visto che almeno nel litorale veneziano da settimane gli annunci di hotel, ristornati, bar e negozi alla ricerca di personale sono centinaia. E non solo da quest’anno. «Sappiamo che sulla costa si fatica a trovare personale - sottolinea Molitierno - ma speravamo che nell’entroterra, ancora di più in una città importante come Treviso, la situazione fosse diversa, tanto più che offriamo la possibilità di un lavoro annuale, non stagionale. Non so spiegare i motivi di questa situazione, forse davvero sono cambiate le priorità: probabilmente manca la voglia di mettersi in gioco, di fare nuove esperienze e per i più giovani di essere più indipendenti dalle famiglie. Certo, se il contesto è questo mi piacerebbe anche sapere come fanno queste persone a vivere. Forse siamo che sbagliamo ad aprire nuovi locali e a cercare personale». Nel frattempo però rimane il problema per la data di inaugurazione del 31 marzo. «Se non assumeremo nessuno per quel giorno - conclude il titolare del Boe - vorrà dire che per quella sera chiuderemo i locali di Jesolo e San Donà dirottando a Treviso le 5 persone che lavorano in quei locali in modo da garantire l’inaugurazione. Il giorno successivo? Non lo so, al massimo richiuderemo il locale a Treviso, fino a quando non assumeremo il personale necessario». 

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Ultimo aggiornamento: 16 Marzo, 11:43 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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