SAN DONA' DI PIAVE - Presi di mira dai ladri: un furto e una tentata truffa nel giro di due settimane ai danni della stessa famiglia residente in via Vizzotto.
«Entrambi coperti dalle mascherine – spiega la figlia –, per introdursi in casa hanno usato la scusa di essere ex colleghi di mio fratello». Sono cortesi, dai modi affabili. «La donna ha chiesto se era possibile bere un caffè – continua - poi di andare al bagno, facendomi anche dei complimenti: “Lei è bella come un’attrice”. Mentre il figlio cercava di capire chi fossero e lo sconosciuto lo distraeva, la complice ha agito svelta, agguantando la borsa della sorella lasciata sopra una sedia in salotto e riuscendo a sottrarre il portafogli. «La visita sarà durata al massimo 15 minuti – continua -, tanto che ci siamo accorti del furto solo il giorno dopo. Il bottino è di circa 100 euro, ma ho dovuto rifare tutti i documenti».
Martedì pomeriggio il secondo tentativo. «Ero uscita – continua la figlia - Ha telefonato una donna a casa fingendo di essere me e dicendo a mia madre: “Ho avuto un incidente”. Con tutta probabilità pensavano di estorcere altro denaro». A quel punto, però, la madre si è insospettita e ha telefonato alla figlia per accertarsi delle sue condizioni, senza cadere nel tranello. «All’inizio mia mamma era molto allarmata – spiega la figlia –, ma l’ho tranquillizzata e per fortuna la cosa si è risolta. Resta il dubbio inquietante di capire come sapessero che ero uscita. Siamo preoccupati, anche se non siamo certi che si tratti delle stesse persone, martedì abbiamo segnalato quanto accaduto ai Carabinieri».
L’assessore alla Sicurezza Walter Codognotto spiega che concorderà con la Polizia locale «di compiere dei sopralluoghi in via Vizzotto. Nessuna famiglia deve sentirsi sola. L’importante è sempre allertare le forze dell’ordine che possono disporre di qualche elemento in più per individuare i malviventi».