La nebbia paralizza la laguna, piloti
Actv terrorizzati da una grande nave

Domenica 4 Agosto 2013 di Vettor Maria Corsetti
Lo scatto della nave da crociera in laguna, l'immagine è stata catturata da un pilota Actv
VENEZIA - La nave da crociera in arrivo l'ho fotografata con il mio cellulare all'altezza di San Basilio prima delle 7, ora in cui scattata la sospensione del traffico acqueo da parte della Capitaneria di porto. La nebbia era cos fitta che al suo passaggio, dal mio battello si potevano distinguere solo la parte centrale, non la prua e la poppa, e tantomeno i rimorchiatori. E dal momento che in laguna il calo di visibilità era stato segnalato nei 60 minuti precedenti il divieto, a partire dalla laguna nord e poi in tutta Venezia, mi sono meravigliato che in simili condizioni le grandi navi potessero circolare comunque».



A dirlo è un pilota Actv, autore di quella che è destinata a diventare l'immagine simbolo della fitta nebbia che ieri ha creato seri problemi al traffico acqueo, fino alla sua interruzione totale dalle 7 alle 10.30. Con alcuni piloti che addirittura si sarebbero rifiutati di partire. «Da quando la nebbia si è alzata, il tam tam telefonico tra conducenti di mezzi Actv è stato continuo - ha aggiunto il dipendente dell'azienda di trasporto pubblico locale -. Non ho dubbi che a bordo della maxinave e dei suoi rimorchiatori tutti i dispositivi di sicurezza fossero regolarmente in funzione. Ma considerato che a quell'ora ancora circolavano mezzi pubblici e privati, e noi portiamo persone e non sacchi di patate, non sarebbe male che per evitare incidenti le grandi navi, in caso di nebbia fitta, restassero fuori dalla laguna».



La testimonianza fotografica e verbale sul passaggio del gigante del mare per bacino San Marco e il canale della Giudecca (che certo non passerà inosservata, rinfocolando le polemiche sul tema), si è accompagna a esternazioni sullo stato complessivo dei radar installati sui mezzi della flotta Actv: «Molti sono inattivi - ha precisato il marinaio -. Tanto che diversi miei colleghi, nella circostanza, hanno dovuto navigare a vista se già in servizio o addirittura rifiutarsi di partire se all'ormeggio, in particolare quelli dei ferry boat. Senza dimenticare che tra Murano, Burano e Sant'Erasmo, la linea più critica, la delimitazione del canale navigabile era insufficiente a causa dell'illuminazione a led: inadeguata in situazioni del genere, e non più controllata come una volta».
Ultimo aggiornamento: 5 Agosto, 11:12 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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