Goletta Verde, nasce l’accordo tra Legambiente e Unionmare per la tutela delle tartarughe

Mercoledì 11 Agosto 2021 di Giuseppe Babbo
NEL MARE Una tartaruga nuota sott'acqua

JESOLO - Goletta Verde a Jesolo per celebrare lo straordinario evento della nidificazione di una Caretta caretta e la firma del protocollo con Unionmare Veneto. E’ l’accordo sottoscritto ieri mattina, dopo lo straordinario evento dello scorso 10 luglio, quando sulla spiaggia antistante a piazza Brescia una tartaruga ha deposto 80 uova, stabilendo il record del nido più a nord dell’Adriatico. Di fatto un evento unico nella storia, mentre l’area circostante al nido è stata accuratamente recintata e presidiata dai volontari in attesa della schiusa delle uova prevista nella prima decade di settembre. 
Da ciò l’accordo sottoscritto ieri che segue l’attività di Legambiente, da anni impegnata nella tutela delle Caretta caretta, attraverso azioni pratiche di sensibilizzazione e messa in sicurezza dei nidi, e censimento delle schiuse. Un lavoro avviato anche a Jesolo con i Tartawatchers, volontari e operatori impegnati nella salvaguardia della specie: la sua nidificazione è particolarmente delicata e ostacolata da fattori come l’inquinamento acustico e luminoso, mentre le uova deposte rischiano di finire preda di altri animali o di essere danneggiate dalle attività dell’uomo sulla terraferma.


ACCORDO
«L’accordo sottoscritto – commenta Maurizio Billotto, Vice Presidente Legambiente Veneto – permette di avviare piccole ma importanti azioni per tutelare i nidi. Si va dalla gestione della spiaggia allo smaltimento dei rifiuti. Ma anche alla sostituzione dei mezzi meccanici con attività manuali, alla ridurre del rumore e dell’illuminazione notturna. C’è poi l’attività di formazione del personale degli stabilimenti a cura di Legambiente. In questo senso le adesioni sono in crescita e siamo molto felici che anche Unionmare Veneto abbia deciso di aderire a questa importante iniziativa. 
Il nido di Jesolo è stato un evento eccezionale, così come eccezionale è stata la risposta delle nostre associazioni che dopo l’ovodeposizione si sono subito attivate per collaborare alla protezione e al presidio del nido». 
Una costa veneta sempre più “amica” della tartarughe, dunque. «Con questo accordo – dice il presidente di Unionmare, Alessandro Berton – abbiamo condiviso modalità d’intervento in caso di nuove ovodeposizioni, per mettere in sicurezza la deposizione delle uova ma anche per tutelare la funzionalità delle nostre spiagge e degli stabilimenti balneari, componente fondamentale del primato turistico della nostra regione». Ad elogiare l’accordo è stato anche il sindaco Valerio Zoggia e l’assessore regionale al turismo, Federico Caner, per il quale: «Il Veneto, prima regione turistica d’Italia, continua a far parlare di sé non solo per i numeri, la qualità e gli elevati standard di sicurezza della sua offerta, ma anche per la sensibilità, la responsabilità e la volontà dei suoi imprenditori nel promuovere attività che hanno come obbiettivo il rispetto e la tutela ambientale». 
 

Ultimo aggiornamento: 08:10 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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