Jesolo blocca i palazzi troppo alti: stop a tutti i cantieri, "colpa" di una villetta trasformata in edificio a 7 piani

Martedì 23 Marzo 2021 di Giuseppe Babbo
Jesolo blocca i palazzi troppo alti: bloccati tutti i cantieri, "colpa" di una villetta trasformata in edificio a 7 piani
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JESOLO - Per la torre più alta rispetto alla normativa, il Consiglio di Stato sospende la sentenza del Tar che boccia la delibera sugli ampliamenti. Ma a ruota il Comune da ieri ha bloccato tutti i cantieri che facevano riferimento a questa stessa normativa. Trema l'edilizia jesolana che rischia uno stop forzato a tempo indeterminato.

I riferimenti sono tutti per la sentenza dello scorso febbraio del Tribunale amministrativo regionale, che in parte ha accolto il ricorso presentato dalla società Land srl, proprietaria dello storico hotel Casa Bianca.


IL PRECEDENTE

Al centro della battaglia legale, la riqualificazione di una villetta confinante, trasformata in un edificio a sette piani. Un intervento con ampliamento che secondo la società ricorrente avrebbe creato delle conseguenze in termini di diminuzione di luce, aria, soleggiamento, vista e privacy. Da ciò il ricorso, con il coinvolgimento della ditta che ha realizzato l'opera e del Comune. Il Tar ha infatti bocciato la deroga introdotta dal Comune con una delibera del Consiglio comunale più di cinque anni fa e che consente, come limite di altezza, di considerare come riferimento l'edificio più alto nel raggio di 200 metri. Un'interpretazione che rappresenta l'evoluzione di una precedente norma comunale, che indicava come riferimento l'edificio più alto in uno spazio di 100 metri. Ma in ogni caso la norma comunale contrasterebbe con quelle nazionali, in particolare con il decreto ministeriale 1444 del 1968 che per le altezze indica gli edifici confinanti come riferimento, consentendo di fatto solo l'ampliamento del 40% dell'edificio esistente in base alla legge regionale. Almeno questa è l'interpretazione data dal Tar che oltre ad annullare la delibera del Consiglio comunale ha anche annullato il permesso a costruire della nuova palazzina, i cui lavori sono comunque ultimati.


IL TIMORE PRESENTE

È che possa scatenarsi un effetto domino, tenendo conto che sono molti gli interventi di riqualificazione avviati in città con questo principio. È per questo che l'amministrazione comunale, convinta delle proprie ragioni, ha presentato ricorso al Consiglio di Stato nel tentativo di fare chiarezza. La prima decisione è arrivata venerdì scorso: i giudici hanno deciso di sospendere la sentenza del Tar in attesa di una propria decisione. A ruota ieri è arrivata anche la decisione del Comune, che a livello precauzionale ha deciso di sospendere tutti i cantieri avviati in città con la stessa deroga.


LA SITUAZIONE

Tutto da quantificare il numero esatto di cantiere sottoposti al blocco, ieri i tecnici degli uffici comunali hanno avviato un censimento delle costruzioni bloccate, identificando con un genico «alcune decine» gli immobili sottoposti alla sospensione dei lavori. «Quella del Tar spiega il sindaco Valerio Zoggia è una decisione tecnica che attendavamo, siamo consapevoli che la sospensione della sentenza a oggi non significa nulla, se non la volontà dei giudici di approfondire la questione. Dal nostro punto di vista abbiamo deciso di tutelarci, decidendo di sospendere i cantieri avviati tenendo conto della deroga contestata dal Tar. Noi siamo convinti delle nostre ragioni, ma al tempo stesso riteniamo opportuno attuare delle azioni prudenziali, soprattutto nel caso in cui il Consiglio di Stato dovesse confermare la sentenza del Tar. Se ciò dovesse accadere faremo tutte le valutazioni caso, in questa fase stiamo facendo anche una verifica sul numero esatto di cantiere interessati alla vicenda».


TEMPI INCERTI

Per il momento è tutta da definire la durata del blocco ai cantieri. «Dipende dal Consiglio di Stato conclude il sindaco potrebbero volerci dei mesi se non di più, con i nostri legali stiamo predisponendo una richiesta affinché la sentenza arrivi il prima possibile per evitare danni economici alle imprese».

Ultimo aggiornamento: 26 Marzo, 20:14 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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