A Jesolo il record dei contagi, il sindaco preoccupato

Lunedì 26 Luglio 2021 di Giuseppe Babbo
La festa per gli Europei a Jesolo
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JESOLO - Giovani (tra i 20 e 30 anni, ma anche più di qualche 50enne), non vaccinati e soprattutto portati ad accalcarsi, come nella migliore tradizione di una stagione turistica che fa registrare in questi giorni il pienone nei fine settimana: questo il quadro dei nuovo contagiati a Jesolo e sul litorale che preoccupa il sindaco Valerio Zoggia, al punto da fargli lanciare un appello: «Dobbiamo rispettare le regole di comportamento sociale, il fatto che molti contagiati siano asintomatici non significa nulla, invito tutti a prestare molta attenzione.

Vedo che alcune regole non vengono rispettate all'aperto: per esempio l'uso delle mascherine e il distanziamento, vengono applicate con più fatica. Ed è per questo che faccio appello al senso di responsabilità di tutti». 


I NUMERI

Jesolo è la città con il maggior numero di positivi nell'area di competenza dell'Ulss4. Con i numeri in rialzo ovunque, in base all'ultima rilevazione fornita dall'Azienda sanitaria del Veneto Orientale, nella città balneare sono indicati 42 positivi, molti di più rispetto a San Donà di Piave (26) e Portogruaro (14), comuni che contano più residenti. Ovviamente nel caso di Jesolo ad incidere c'è il boom di presenze turistiche che la città sta vivendo da oltre un mese, addirittura con un luglio che sembra essere tornato ai fasti dell'epoca pre-pandemia. Ma con tutto il mese di agosto davanti e con la prospettiva di poter lavorare almeno per le prime due settimane di settembre, la preoccupazione non manca. Ed è per questo che il primo cittadino ha voluto lanciare a tutti un invito a prestare attenzione. Di fatto una richiesta di assunzione di responsabilità, rivolta a residenti e ospiti. 
«Questi dati non mi stupiscono spiega Zoggia soprattutto se consideriamo le ottime presenze che stiamo registrando da alcune settimane, con fine settimana da tutto esaurito e migliaia di pendolari che ormai ogni giorno si riversano nella nostra città». Ma trovata la giustificazione, la preoccupazione per il balzo in avanti dei contagi rimane. 
«Siamo passati da report che indicavano una persona positiva al giorno o al massimo ogni due giorni prosegue il primo cittadino ad avere due casi giornalieri e successivamente cinque. L'ultimo bollettino indicava 15 persone contagiate. Si tratta quasi tutti di ragazzi tra i 20 e i 30 anni, alternati da alcuni 50enni. Mi sono confrontato con l'Ulss, mi è stato riferito che molti di questi non sono vaccinati. Capisco che siamo nel clou dell'estate e che c'è voglia di libertà, ma questo non è il momento di abbassare la guardia. Invito tutti a prestare attenzione, di fronte a noi abbiamo almeno un altro mese e mezzo di stagione, probabilmente il più importante, e anche per questo deve esserci l'impegno di tutti a rispettare poche ma semplici regole». 


PREOCCUPAZIONE

«Mi riferisco - aggiunge - all'utilizzo della mascherina quando non è possibile mantenere il distanziamento e quando ci sono situazioni di affollamento. E' vero all'aperto oggi la mascherina non è obbligatoria, ma solo quando non ci sono resse e questo rimane un concetto sempre valido. E poi è indispensabile la cura dell'igiene delle mani e vanno evitati gli assembramenti. Si tratta di rispetto verso le categorie più fragili, ma anche per i nostri operatori che non possono permettersi ulteriori limitazioni». 


ASSEMBRAMENTI

Ma con una città che sta vivendo giorni di autentico pienone, anche con ospiti stranieri (tutti tecnicamente dotati di green pass), rimane il problema degli assembramenti lungo la passeggiata serale di via Bafile o nella spiaggia. «Fermare ogni giorno migliaia di persone è praticamente impossibile conclude il sindaco allo stesso tempo sono convinto che nelle attività non ci siano problemi, anzi i nostri operatori si stanno dimostrando fin troppo scrupolosi ad applicare tutte le indicazioni previste. Il problema sono alcune situazioni all'aperto». 

Ultimo aggiornamento: 27 Luglio, 09:56 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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