Jesolo. Ragazzina di 15 anni violentata dall'amico alla festa. Alcol per farla ubriacare

Mercoledì 29 Luglio 2020 di Giuseppe Babbo
Ragazzina di 15 anni violentata dall'amico alla festa. Alcol per farla ubriacare

Ragazza di 15 anni violentata a una festa a Jesolo: cosa è successo? Le ultime notizie sulle indagini.

Denuncia di aver subito una violenza sessuale durante una festa. Ancora un episodio sul quale indagano le forze dell'ordine e che accade in un'estate decisamente difficile per Jesolo. La ragazza è una 15enne italiana che ha trascorso la scorsa notte con una decina di amici coetanei, compreso qualche neo-maggiorenne, affittuari di un appartamento in città che si trova a ridosso di una delle principali piazze. Pare che nel corso della serata i giovani, tutti provenienti da altre province, abbiano consumato anche alcolici. Ma nel cuore della notte, una volta terminati i festeggiamenti, la ragazzina ha chiesto aiuto ad un familiare. Una richiesta apparentemente insolita, di fronte alla quale il parente ha chiesto le opportune spiegazioni. 
 

Festa e violenza sessuale a Jesolo

Ed è stato in quel momento che la ragazzina ha spiegato di aver avuto un rapporto non consenziente con altro giovane. Immediatamente è stato richiesto l'invio di una pattuglia alla centrale operativa della Compagnia di San Donà che ha prontamente attivato militari delle stazioni di Jesolo e Cavallino-Treporti, intervenuti rapidamente nell'appartamento dando così avvio alle indagini. 

In particolare sono stati effettuati dei rilievi e dei sequestri all'interno dell'appartamento nonché è stato individuato un 17enne, coinvolto nell'episodio e di ciò è stata informata la Procura della Repubblica per i Minorenni di Venezia, la quale ha disposto la successiva audizione protetta della minore. La giovane è stata poi trasferita in stato di choc all'ospedale di San Donà per un'accurata visita medica. Gli uomini dell'Arma avrebbero anche ascoltato gli altri ragazzi presenti nell'appartamento oltre che la stessa 15enne in modalità protetta, ovvero con la presenza di un esperto.

Massimo il riserbo degli inquirenti, che stanno indagando con tutto il tatto richiesto dalla vicenda. Per lo stesso motivo in città è poca la voglia di commentare l'episodio, anche se in serata la notizia di quanto accaduto si è diffusa rapidamente, suscitando un certo sgomento. Prima di tutto per la giovane età delle persone coinvolte. «Non voglio dare giudizi e commentare un fatto che non conosco spiega il sindaco, Valerio Zoggia siamo di fronte a una vicenda delicata, per la quale serve prima di tutto delicatezza. Posso solo dire di avere la massima fiducia negli inquirenti che hanno avviato le indagini, augurandomi che possano fare la massima chiarezza il prima possibile».

Praticamente uguale il pensiero di Angelo Faloppa, presidente di Confcommercio Jesolo-San Donà: «Prima di tutto dice esprimiamo la nostra vicinanza alla ragazza, riponendo la totale fiducia negli uomini dell'Arma che sono intervenuti e hanno avviato le indagini: siamo certi che sapranno fare chiarezza su quanto successo».

Il presidente dei commercianti, rifiuta però l'immagine di una città che negli ultimi tempi è balzata all'onore delle cronache per una serie di episodi negativi. «Ribadito che su questa vicenda ci sono delle indagini in corso conclude Faloppa vale la pena precisare che non esiste nessun caso Jesolo.
Ogni giorno leggiamo di episodi e di vicende delinquenziali che accadono in città limitrofe alla nostra o nelle altre località della costa. Nel nostro caso non c'è nulla di diverso rispetto agli altri. Semmai va sottolineata la rapidità di intervento delle forze dell'ordine, in questo episodio ma anche in altre vicende».

Ultimo aggiornamento: 19:09 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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