Jesolo, palazzina di sette piani: la "guerra delle altezze" finisce al Quirinale. Nuovo reclamo al Tar contro la licenza del Comune

Martedì 8 Novembre 2022 di Giuseppe Babbo
Jesolo, palazzina di sette piani: la "guerra delle altezze" finisce al Quirinale. Nuovo reclamo al Tar contro la licenza del Comune
2

JESOLO - Prima un ricorso straordinario al Capo dello Stato, ora un nuovo contenzioso di fronte ai giudici amministrativi del Veneto. E sempre per chiedere l'annullamento del permesso a costruire di una nuova palazzina di sette piani. Non si ferma la battaglia delle altezze in città. Questa volta non si tratta di una costruzione fronte mare, visto che lo scontro a colpi di carte bollate riguarda la realizzazione di un nuovo edificio lungo via Martin Luther King, ancora in corso di realizzazione.


LA POLEMICA
Non c'è pace per lo sviluppo urbanistico cittadino.

Il tema è sempre quello delle altezze, del rispetto delle distanze e dell'eventuale effetto-ombra sulle abitazioni vicine. Ed è per questo che ancora lo scorso agosto al Comune è stato notificato un ricorso straordinario al Capo dello Stato, proposto da due residenti, appunto con la richiesta di annullare il permesso a costruire rilasciato nell'ottobre del 2020. Se già lo scorso agosto il legale del Comune aveva chiesto la trasposizione del contenzioso al Tar, conseguentemente le stesse promotrici del ricorso al Capo dello Stato ora hanno proposto un atto di costituzione anche al Tribunale amministrativo regionale, notificato in Municipio lo scorso 18 ottobre. Per questo nei giorni scorsi la giunta ha confermato la costituzione in giudizio dell'ente davanti al Tar, con l'obiettivo di difendere l'operato del Comune. Come per altri casi, la questione appare complicata, anche perché i lavori della nuova palazzina sono ampiamente avviati.


SENTENZA-PILOTA
Sullo sfondo tra l'altro c'è anche la recente sentenza del Tar, con i giudici amministrativi che hanno definito inammissibile il ricorso presentato dai proprietari dell'hotel Casa Bianca, che contestavano appunto le altezze e la vicinanza della palazzina confinante, sottolineando tra l'altro l'ombra provocata alla piscina della struttura ricettiva dalla nuova costruzione. La riconosciuta inammissibilità del ricorso ha aperto di fatto la strada alla variante numero 6, un provvedimento avviato ancora lo scorso marzo dall'Amministrazione Zoggia e divenuto definitivo dopo l'approvazione nell'ultimo Consiglio, stabilendo che i riferimenti per le altezze dei nuovi edifici siano gli immobili confinanti e prospicenti.
In questo modo il Comune dovrebbe mettersi al riparo da nuovi ricorsi al Tar, anche se lo stesso sindaco Christofer De Zotti durante la discussione in Consiglio comunale ha ricordato che ci sono ancora dei ricorsi aperti. Ed è per questo l'obiettivo finale dell'Amministrazione comunale è quello di arrivare entro la fine dell'anno, o al massimo per i primi mesi del 2023, all'approvazione di una super variante in grado di disciplinare l'intero sviluppo urbanistico della città in modo ancora più puntuale, elencando le previsioni di sviluppo anche in altezza ma soprattutto differenziandole a seconda delle varie zone della città, da quelle fronte mare a tutto l'entroterra.

 

Ultimo aggiornamento: 9 Novembre, 09:45 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci