JESOLO - Prima un ricorso straordinario al Capo dello Stato, ora un nuovo contenzioso di fronte ai giudici amministrativi del Veneto. E sempre per chiedere l'annullamento del permesso a costruire di una nuova palazzina di sette piani. Non si ferma la battaglia delle altezze in città. Questa volta non si tratta di una costruzione fronte mare, visto che lo scontro a colpi di carte bollate riguarda la realizzazione di un nuovo edificio lungo via Martin Luther King, ancora in corso di realizzazione.
LA POLEMICA
Non c'è pace per lo sviluppo urbanistico cittadino.
SENTENZA-PILOTA
Sullo sfondo tra l'altro c'è anche la recente sentenza del Tar, con i giudici amministrativi che hanno definito inammissibile il ricorso presentato dai proprietari dell'hotel Casa Bianca, che contestavano appunto le altezze e la vicinanza della palazzina confinante, sottolineando tra l'altro l'ombra provocata alla piscina della struttura ricettiva dalla nuova costruzione. La riconosciuta inammissibilità del ricorso ha aperto di fatto la strada alla variante numero 6, un provvedimento avviato ancora lo scorso marzo dall'Amministrazione Zoggia e divenuto definitivo dopo l'approvazione nell'ultimo Consiglio, stabilendo che i riferimenti per le altezze dei nuovi edifici siano gli immobili confinanti e prospicenti.
In questo modo il Comune dovrebbe mettersi al riparo da nuovi ricorsi al Tar, anche se lo stesso sindaco Christofer De Zotti durante la discussione in Consiglio comunale ha ricordato che ci sono ancora dei ricorsi aperti. Ed è per questo l'obiettivo finale dell'Amministrazione comunale è quello di arrivare entro la fine dell'anno, o al massimo per i primi mesi del 2023, all'approvazione di una super variante in grado di disciplinare l'intero sviluppo urbanistico della città in modo ancora più puntuale, elencando le previsioni di sviluppo anche in altezza ma soprattutto differenziandole a seconda delle varie zone della città, da quelle fronte mare a tutto l'entroterra.