Nubifragio su Jesolo. Piazza Trieste inondata da 30 centimetri d'acqua

Martedì 9 Giugno 2020 di Giuseppe Babbo
Piazza Trieste a Jesolo allagata dal nubifragio scatenatosi sulla città del litorale poco dopo le 7 di lunedì
JESOLO - Un nubifragio e Jesolo finisce a mollo. E’ l’effetto del fortunale che si è scaricato nel litorale ieri mattina. La zone più colpita è stata quella del lido, dove si sono concentrati i maggiori disagi. A finire sott’acqua sono stati vari punti di via Aquileia, chiusa al traffico per due ore dagli agenti della Polizia locale. Ma gli allagamenti si sono registrati anche nelle via Mameli, via La Bassa e via XIII Martiri. E ancora a Jesolo Paese, soprattutto lungo via Donizetti e poi in alcune vie di Eraclea. Ma come detto le situazioni più critiche si sono registrate nel litorale jesolano. Completamente allagata piazza Trieste, una delle zone della città più basse rispetto al livello del mare, dove l’acqua, tra le 7 e le 8 di lunedì, ha raggiunto 30 centimetri e sommerso marciapiedi e aiuole. Inondata anche la cripta della chiesa di Santa Maria Ausiliatrice, le tre aule del catechismo e parte della canonica. In pratica l’acqua si è fermata davanti all’ingresso dell’asilo parrocchiale, che ieri mattina ha riaperto i battenti per accogliere i bambini iscritti al centro estivo, che hanno raggiunto le classi in braccio ai genitori. 
POMPIERI AL LAVORO Per tutta la mattina hanno lavorato i vigili del fuoco, in azione con tre pompe idrovore per prosciugare i locali allagati. «Tutto è successo in pochi minuti – racconta il parroco, don Lucio Cilia che ha seguito le varie operazioni - Poco prima delle 7 mi ero recato nella cripta per verificare la situazione e non c’era alcun problema, poco dopo l’acqua ha invaso le stanze. Sono intervenuti i vigili del fuoco con le pompe idrovore, abbiamo lavorato tutto il giorno per asciugare e pulire i mobili. E’ la prima volta che registriamo una situazione simile. I danni sono ancora da quantificare, siamo molto preoccupati per l’impianto elettrico visto che in alcuni punti l’acqua è arrivata a un livello di 40 centimetri. Nelle prossime ore faremo tutte le opportune verifiche». 
GARAGE ALLAGATI Nella stessa zona a finire sott’acqua sono stati anche alcuni garage, appartamenti al piano terra e dei negozi, costringendo i vari proprietari a una pulizia extra. Ma se i danni sono stati fortunatamente limitati, le polemiche non sono mancate. A finire sotto accusa è stata la pulizia dei tombini e l’eccessiva cementificazione della zona. Particolarmente critico l’ex consigliere comunale Claudio Vianello, che ha realizzato un reportage su quanto accaduto. 
LE POLEMICHE «Dopo tanto cemento – scherza, ma non troppo – finalmente in piazza Trieste è stato creato un “lago” per i nostri cittadini. Ma di fronte all’ennesimo allagamento, non possiamo solo scherzare: qui si continua a costruire e a cementificare, ma la rete dei sottoservizi è ferma a 50 anni fa. Per potenziarla deve accadere qualcosa di veramente grave?». A compiere vari sopralluoghi, per tutto il giorno, è stato il vicesindaco Roberto Rugolotto, che ha voluto verificare personalmente la situazione e le operazioni di soccorso. «Fortunatamente – spiega – parliamo soprattutto di disagi e non di danni. Molti delle persone che hanno registrato gli allagamenti hanno risolto da sole il problema. La situazione di maggiore criticità riguarda la parrocchia, per la quale sono in corso delle verifiche. Gli allagamenti sono avvenuti in zone critiche, dove da tempo sono in corso delle valutazioni per potenziare i sottoservizi. Sicuramente chiederemo un incontro con Asi, per accelerare le soluzioni e gli opportuni interventi». 
Ultimo aggiornamento: 08:32 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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