Jesolo, giro di vite delle discoteche contro malamovida, bulli e baby gang: ecco i requisiti per andare a ballare

Sabato 13 Agosto 2022 di Emiliana Costa
Jesolo, giro di vite delle discoteche contro malamovida, bulli e baby gang: ecco i requisiti per andare a ballare

JESOLO - «Siamo venuti a Jesolo per ballare, divertirci e perché no? Anche rimorchiare».

Parola di Davide (nome di fantasia) e del suo nutrito gruppo di amici arrivati da Padova nella città di mare per trascorrere qualche giorno di vacanza. Gli ingredienti sono sempre gli stessi: cocktail, balli e flirt al chiaro di luna. Nel rispetto, però, delle ordinanze anti-movida violenta firmate nel corso dell'estate dal sindaco Christopher De Zotti. Ordinanze che prevedono il divieto di consumare alcolici all'aperto dalle 20, la chiusura degli accessi alle spiagge nel weekend e la stretta sui minimarket (che devono abbassare la saracinesca a mezzanotte).

DISCOTECHE ANTI-DEGRADO

La magia di Jesolo è contagiosa e, come Davide e i suoi amici, sono tanti i giovani che intorno alle 23 di giovedì 11 agosto sono in fila fuori al Vanilla - una delle discoteche-simbolo del litorale - per trascorrere un'altra serata a suon di musica. Tema del party, il reggaeton. «Siamo qui - continuano i giovani padovani - per staccare un po' la spina e divertirci a bestia». Ma quest'anno per accedere al Vanilla c'è una novità: i clienti devono scaricare un'app e registrarsi inserendo i propri dati personali. A quel punto ricevono un Qr Code necessario per entrare in discoteca. Si tratta della ricetta anti-degrado ideata da Luciano Pareschi, proprietario dello storico locale. In questo modo gli ospiti sono tracciati e al sicuro. «Il Qr - spiega Pareschi - cambia ogni quaranta secondi. Così, i ragazzi non possono screenshottarlo e scambiarselo. Non solo. Per entrare al Vanilla chiediamo anche un documento di identità. E se qualcuno si comporta male, viene bannato e non lo lasciamo più entrare nel locale».

Pareschi non è l'unico ad aver introdotto misure innovative volte a tutelare i clienti. Anche Il Muretto, discoteca iconica di Jesolo, ha inserito nuovi servizi per la sicurezza degli ospiti. «Abbiamo introdotto la prevendita spiega il titolare Samuele Bucciol -. Diamo la possibilità a chi vuole di acquistare prima, risparmiando. E abbiamo dato la disponibilità a prenotare il posto auto per poter lasciare la macchina in sicurezza. Non solo. Abbiamo introdotto il guardaroba gratuito. Diamo così la possibilità a tutte le donne di lasciare la borsa o qualche effetto caro per evitare che sia smarrito o che accada qualche episodio spiacevole».

GIRO DI VITE

Le discoteche di Jesolo dunque diventano baluardo della legalità contro la malamovida. Anche storici chioschi della città hanno iniziato a richiedere all'ingresso un documento di identità. E sono diversi gli imprenditori che si dicono soddisfatti del giro di vite attuato dal sindaco De Zotti. «Nell'ultimo mese - spiega Paolo, titolare del bar Mucho Macho le cose sono migliorate. Soprattutto in piazza Mazzini, dove spesso si sono verificate risse e baruffe». Insomma, nuove regole in discoteca e misure stringenti in strada. Jesolo risponde così all'allarme movida violenta, per divertirsi in sicurezza. «I ragazzi continua Paolo sono entusiasti di tornare a uscire e festeggiare insieme. La stagione sta andando bene».

Conclude Pareschi, titolare del Vanilla e ideatore del tracciamento anti-degrado: «Non vogliamo persone sbagliate all'interno del locale e come noi anche gli altri gestori. Desideriamo che i nostri ospiti siano al sicuro e per questo abbiamo messo in piedi un sistema di sicurezza efficace. Ma le istituzioni devono fare la loro parte per arginare il più possibile fenomeni come lo spaccio o le baby-gang. Occorre tutelare in tutti i modi la maggiore industria italiana, quella del turismo».

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