Cento invitati senza mascherina all'addio al celibato, la polizia chiude il locale

Lunedì 7 Settembre 2020 di Giuseppe Babbo
Giovani a passeggio in centro a Jesolo. Nella notte tra sabato e domenica un locale è stato chiuso per assembramenti
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JESOLO - Addio al celibato con assembramento, gli agenti della Polizia locale interrompono la festa. Violate le norme anti-contagio, ancora un locale pubblico multato a Jesolo.

PIAZZA NEMBER 
E’ accaduto sabato notte a un’attività a ridosso di piazza Nember. L’accertamento degli agenti della Polizia locale è scattato dopo una segnalazione di alcuni residenti che si lamentavano per i rumori provenienti dal bar: urla e schiamazzi nel cuore della notte.
Un frastuono insopportabile per chi voleva riposare. Ma, una volta intervenuta, la pattuglia si è trovata di fronte a una vera e propria festa con oltre cento persone, tutte tra i venti e i trent’anni, provenienti anche da fuori provincia, ma soprattutto tutte presenti nel locale senza indossare la mascherina e senza preoccuparsi di garantire il distanziamento.
Per questo la pattuglia, oltre alle iniziali verifiche, ha avviato i controlli sul rispetto delle norme anti-Covid 19, accertando che non venivano seguite in alcun modo le regole previste per prevenire il rischio di contag da Covid-19.
Vane le giustificazioni di molti dei presenti. In particolare quelle del gruppo più numeroso di giovani che di fronte agli agenti ha spiegato di essersi ritrovato per festeggiare l’addio al celibato di un amico. Gli agenti, coordinati dal comandante Claudio Vanin, una volta accertato l’assembramento hanno multato i gestori del bar con una sanzione amministrativa di 400 euro. Per lo stesso motivo gli agenti hanno allontanato tutti i presenti, interrompendo la festa con conseguente chiusura anticipata del locale.

MOMENTI DI TENSIONE 
Proprio per questo non sono mancati dei momenti di nervosismo tra alcuni dei presenti che non hanno “gradito” l’intervento delle forze dell’ordine che in ogni caso non hanno sanzionato i clienti per evitare ulteriori tensioni. Come da prassi, sempre nei confronti dei gestori del locale, è scattata anche la segnalazione in Prefettura per valutare ulteriori provvedimenti. Come se non bastasse, viste le iniziali segnalazioni di urla e schiamazzi, gli agenti hanno anche avviato le indagini del caso per accertare il disturbo della quiete pubblica, che potrebbero comportare altre sanzioni.

I PRECEDENTI Non è la prima volta che quest’estate gli agenti sanzionano (e chiudono) dei locali in città per violazioni nell’ambito delle normative anti-contagio da coronavirus.
Anche per questo dal Comune è stato assicurato che i controlli continueranno ancora fino al termine dell’emergenza sanitaria. «La maggioranza degli esercenti – commenta il sindaco Valerio Zoggia – e degli ospiti della nostra città si sono dimostrati rispettosi delle regole.

Tuttavia ci sono dei casi isolati che non rispettano le norme. E poiché il problema Covid non è ancora stato risolto, gli agenti continueranno ancora a svolgere i controlli previsti».

Ultimo aggiornamento: 8 Settembre, 11:08 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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