Jesolo, la laguna del Mort «terra di nessuno»: ecco cosa è successo nel primo weekend di zona gialla

Martedì 4 Maggio 2021 di Giuseppe Babbo
Jesolo, la laguna del Mort «terra di nessuno»: ecco cosa è successo nel primo weekend di zona gialla
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JESOLO - «Avanti di questo passo la laguna del Mort diventa una terra di nessuno». È l'allarme lanciato dagli amanti della tintarella integrale, che hanno fatto del contatto con la natura uno stile di vita. Con il primo weekend in zona gialla, sono tornati i turisti alla spiaggia del Mort.

Non solo i naturisti, ma anche intere compagnie di giovani e giovanissimi alla ricerca di un luogo in cui ritrovarsi lontano da occhi indiscreti. In questo contesto non è mancato chi ha raggiunto la spiaggia in auto attraversando i terreni agricoli che fiancheggiano la pineta, per parcheggiare a ridosso dell'accesso al mare. Nei giorni scorsi è stato perfino segnalato un centauro che con la propria moto da cross ha compiuto una serie di evoluzioni in mezzo alla pineta.

Scambisti e sesso sulla spiaggia del Mort: «Situazione indecente, servono controlli»


LA SITUAZIONE
Dopo il primo fine settimana con più visitatori ,nella vegetazione sono rimasti con i sacchi dell'immondizia anche lettini e materassini abbandonati tra la vegetazione. Senza dimenticare i resti di un falò acceso in mezzo alla pineta. «Sulla spiaggia non ci sono stati problemi è il commento di alcuni frequentatori tutti hanno rispettato il distanziamento e non ci sono stati assembramenti». Le criticità semmai si sono concentrate lungo la pineta e a poca distanza dell'accesso al mare. In questo caso nulla a che vedere con le avventure hot più volte segnalate tra scambisti e guardoni. «Ci sono sempre più giovani aggiungono i frequentatori che si ritrovano per bere e stare in compagnia. Qualcuno nei giorni scorsi ha acceso anche un falò, i resti sono ancora visibili. Il punto di ritrovo è sempre quello della capanna costruita nelle scorse settimane, servono più controlli e non solo nei confronti dei naturisti che alla fine non creano nessun problema».


LA PREOCCUPAZIONE
Alcuni volontari dieci giorni fa hanno organizzato una raccolta, ma nel weekend i sacchi dell'immondizia e altri rifiuti hanno fatto ritorno. «Siamo preoccupati concludono i frequentatori della spiaggia, tutti proprietari di seconde case a Eraclea Mare nelle prossime settimane aumenteranno le presenze e di conseguenza i problemi. Occorre intervenire prima che sia troppo tardi». La spiaggia, pur essendo fisicamente nel territorio di Eraclea, rientra nel Comune di Jesolo. Il sindaco Valerio Zoggia ha già annunciato che verranno predisposti controlli per abbattere le baracche abusive e che sarà garantito un servizio di raccolta rifiuti.

Ultimo aggiornamento: 09:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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