Il sindaco di Jesolo: «La cura per la sicurezza inizia a funzionare. Intensificati controlli e multe»

Martedì 9 Agosto 2022 di Giuseppe Babbo
Controlli della Polizia locale a Jesolo
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JESOLO - «In un mese e mezzo la situazione attorno a piazza Mazzini è cambiata, le nostre azioni stanno funzionandole presenze ma soprattutto sta passando il messaggio giusto: le presenze non mancano e a livello turistico le prossime due settimane saranno davvero impegnative. La città è piena e questa è risposta migliore». 
Probabilmente un inizio di mandato così frenetico non lo aveva proprio immaginato. Le parole sono quelle di Christofer De Zotti che analizza le sue prime settimane da sindaco, nelle quali ha dovuto assumere delle decisioni drastiche.

E non a caso ora la città sta uscendo da settimane difficili caratterizzate da episodi di violenza e degrado, per entrare nel periodo clou della stagione, quello in cui il mercato straniero si mescola con quello italiano e la città sfodera una serie di appuntamenti di grande richiamo.

 Sindaco, appena eletto ha dovuto subito affrontare le criticità legate alla sicurezza: com’è stata?

«Due giorni dopo la mia elezioni ho fatto subito il primo incontro con il Prefetto. E’ stato un incontro conoscitivo che ci ha permesso di attuare le ormai tre famose ordinanze. A distanza di un mese e mezzo possiamo dire che attorno a piazza Mazzini la situazione è migliorata. Se prima certi episodi, come le rapine, erano quasi seriali, ora non lo sono più. Questo non vuol dire che tutti i problemi sono risolti, la guardia è alta su ogni fronte».

 Ma non si poteva intervenire prima?

«Non è una colpa di chi c’era prima, l’amministrazione uscente era in scadenza e certi provvedimenti hanno bisogno di una maggiore prospettiva». Le tre ordinanze però hanno fatto discutere...«L’ordinanza anti-alcol c’era anche negli anni passati, anzi era più restrittiva, noi abbiamo posticipato il divieto. La chiusura dei tre accessi al mare, per una sola notte a settimana sta funzionando e soprattutto credo che sia ora di sfatare un falso mito: la chiusura anticipata alle 24 dei minimarket ci è stata chiesta dalla categoria che ci chiedeva un aiuto per evitare di incappare in situazioni spiacevoli. Chi voleva restare aperto era un minoranza, magari per vendere alcolici nonostante i divieti. E’ vero, abbiamo chiesto ai chioschi di anticipare di un’ora la chiusura, ma è un sacrificio che permette di salvare i loro eventi».

  A proposito di alcol, l’azione contro chi vende alcolici a minori sembra essersi intensificata: è una scelta voluta?

«Si, per noi è una priorità. Sabato un minimarket è stato sanzionato per la seconda volta in poche settimane. Il tempo di adempiere i procedimenti burocratici e al gestore verrà comunicata la chiusura dell’esercizio. Però questo fenomeno non si combatte solo con i controlli, serve anche altro». 

A cosa si riferisce?

«Sempre sabato un minore è stato fermato con una bottiglia di vodka in mano. Violava l’ordinanza e in sua compagnia c’erano solo dei minorenni. Pertanto sono stati chiamati i genitori che sono arrivati subito: sembravano più arrabbiati con i nostri agenti e non con i ragazzini. Il problema è di educazione: dovranno essere avviate delle azioni di sensibilizzazione che già ci sono ma che vanno intensificate».

Nel frattempo però la città, grazie anche al dialogo avviato con Prefettura e Questura ha permesso di avere più rinforzi, con gli ultimi 25 arrivati una settimana fa...

«Credo che a livello di rinforzi la città non abbia mai avuto simili cifre. Stiamo parlando di un centinaio di forze dell’ordine alle quali si affiancano i nostri 60 agenti di Polizia locale. Per il prossimo anno ci sarà un nuovo bando per ampliare l’organico del nostro Comando, contiamo di salire a 70 unità».

Il tema della sicurezza è esploso proprio all’inizio del suo mandato. Eppure Jesolo ha anche altri nodi importanti da sciogliere. Ad esempio la viabilità. Ormai ogni giorno (e anche ieri, di lunedì), il traffico sia in entrata che in uscita è spesso rallentato per non dire in tilt. Come interverrete? 

«Dobbiamo ragionare nell’immediato: con la Città Metropolitana abbiamo intrapreso un dialogo per migliorare i punti critici a Jesolo Paese sostituendo i semafori con delle rotonde. Contiamo di farlo per la prossima estate, anche solo a livello sperimentale. Poi confidiamo nell’avvio del percorso per la realizzazione dell’Autostrada del mare».

Da qui alla fine del mandato come pensa di amministrare? Basta accompagnare la gestione della città o ha intenzione di agire in maniera incisiva?

«Assolutamente, non ho intenzione di gestire e basta. Interverremo in maniera decisa, ad esempio sull’urbanistica. La questione è semplice. Un conto è riqualificare, un altro è trasformare una casetta in una torre di 12 piani. Su questo aspetto poniamo delle riflessioni. Ben vengano le riqualificazioni e non è escluso che lo sviluppo sia in altezza, noi però diciamo basta al consumo del suolo». 

A proposito di riqualificare, in molti chiedono una revisione totale di via Bafile: cosa risponde?

«Basta vedere il nostro programma elettorale. Non solo è prevista, ma proponiamo un master-plan per questa via, uno studio per capire come riqualificarla. Non sto dicendo che il lavoro è pronto, ma che è una nostra priorità». Nel frattempo le presenze non mancano.. «E’ l’estate della ripartenza, la prima dopo due anni di restrizioni. I dati ci stanno dando ragione, in alcuni momenti le presenze sono perfino migliori del 2019. Anche agosto sta andando bene. E noi, inteso come città, ci stiamo facendo trovare pronti».

Ultimo aggiornamento: 10 Agosto, 10:47 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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