Breve vacanza a Jesolo: 42enne badante trovata morta in mare

Giovedì 20 Agosto 2020 di Giuseppe Babbo
Cadavere di una donna ripescato nelle acque di Jesolo
JESOLO - Era a Jesolo per una breve vacanza, ma una nuotata in mare le è stata fatale. La vittima è una donna il cui corpo ormai senza vita è stato ripescato lunedì scorso, 17 agosto. Ieri la donna è stata identificata: si tratta di una 42enne italo ucraina residente a Castelfranco, dove lavorava come badante. Il cadavere era stato visto galleggiare da alcuni bagnanti all'altezza della torretta 14 della Jesolo Turismo, nel tratto antistante piazza Brescia. I soccorsi sono stati vani. A quel punto sono scattate le ricerche per stabilire l'identità, dato che con sè non aveva alcun documento di riconoscimento.
L'identificazione è stata effettuata dai militari della Guardia Costiera, intervenuti sul posto per avviare le indagini del caso ed è stata accelerata dall'hotel dove la 42enne avrebbe dovuto soggiornare fino a oggi che, non vedendola più rientrare, ha lanciato l'allarme. In particolare è stato accertato che la donna, nata in Ucraina, aveva acquisito anche la cittadinanza italiana avendo sposato anni fa un italiano e trasferendosi poi nel sud del Paese. In seguito alla morte del marito, la 42enne era salita nella Marca dove aveva trovato lavoro, appunto, come badante nella zona di Castelfranco che aveva eletto a propria residenza.

LA SCOMPARSA
L'italo ucraina era arrivata a Jesolo per trascorrere un periodo di vacanza, da sola, alloggiando nell'hotel con una prenotazione valida fino ad oggi. Per questo in un primo momento nessuno ne aveva denunciato la scomparsa. Poi i responsabili della struttura, non vedendola rientrare, si sono preoccupati e hanno allertato la Guardia Costiera. La segnalazione dell'hotel ha messo i militari della Guardia Costiera sulla buona strada, anche se le indagini per risalire all'identità, sono state tutt'altro che semplici. Tramite un contatto con alcuni congiunti in Ucraina, i militari hanno rintracciato un lontano parente del marito della donna, poi arrivato a Jesolo per compiere il riconoscimento. 

L'AUTOPSIA
Il magistrato ha disposto l'autopsia, che si terrà nella giornata di sabato. Sul corpo non sono stati trovati segni di violenza e questo esclude lo scenario più agghiacciante. Non ci sono ragioni per credere che si sia trattato di un atto volontario. L'indagine autoptica servirà a far luce sulle ragioni del decesso, al momento le ipotesi più accreditate sono quelle del malore o dell'annegamento.
Ultimo aggiornamento: 09:39 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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