Ludmila, annegata a 36 anni nell'auto capovolta nella laguna che amava

Domenica 25 Agosto 2019
Ludmila, annegata a 36 anni nell'auto capovolta nella laguna che amava
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JESOLO Auto piomba nel canale, muore una 36enne. Ancora sangue sulle strade di Jesolo. La tragedia è avvenuta ieri mattina, attorno alle 10, lungo via Lio Maggiore una strada sterrata che attraversa le valli lagunari. Una zona dall'alto pregio ambientale che si è trasformata nel teatro dell'ennesimo dramma di questa estate nera. La vittima è Ludmila Fintinaru, 36 anni, originaria della Moldavia, in Italia con il marito Andrei Ceban dal 2006. La coppia era residente a Musile in via Martiri, 192 da circa tre anni.

Ieri mattina, come accadeva spesso, Ludmila aveva accompagnato il marito al lavoro nella tenuta Schiavon, nel cuore della laguna nord. A bordo della loro Audi A4, marito e moglie erano partiti dal centro di Musile per seguire la strada lagunare che fiancheggia il canale Caligo.
 
 

La tragedia è avvenuta al rientro, quando la moglie dopo aver salutato il compagno di una vita ha ripercorso la stessa strada nel senso opposto per raggiungere Jesolo, dove da quattro anni lavorava come barista e cameriera all'hotel Conchiglia.



 
Ma percorsi circa tre chilometri, all'altezza di Ca' Masocco, la 36enne ha perso il controllo del mezzo che si è capottato nel canale lagunare. Una scena agghiacciante, alla quale hanno assistito alcuni turisti italiani che in sella alle loro biciclette stavano effettuando un'escursione in quella stessa zona. Gli stessi che si sono gettati in acqua nel disperato tentativo di salvare la donna, dando al tempo stesso l'allarme. Purtroppo, il loro tentativo pur coraggioso si è dimostrato vano. Nonostante gli sforzi le portiere dell'auto non si sono infatti aperte, molto probabilmente perché bloccate dall'acqua e dal fango. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Jesolo assieme ai colleghi del nucleo sommozzatori di Mestre che oltre a recuperare il corpo senza vita della donna hanno scandagliato il fiume per accertare che non ci fossero altre persone coinvolte. Le ricerche hanno dato esito negativo. A quel punto ai soccorritori non è restato altro che recuperare l'auto, dichiarata come accade in questi casi sotto sequestro dal Pm. Ad effettuare i rilievi di legge sono stati agli agenti della Polizia locale che hanno anche raccolto la testimonianza delle persone che hanno dato l'allarme e che hanno cercato di salvare la donna. L'esatta dinamica dei fatti è ancora in corso di accertamento, anche se sembra accertato che l'auto sia uscita di strada da sola, senza il coinvolgimento di altri mezzi. Secondo una prima ricostruzione sembra che la 36enne abbia perso il controllo dopo una curva. In questo modo il mezzo pare sia scivolato per circa quaranta metri tra l'argine e il fondo stradale in ghiaino, prima di rovesciarsi in acqua. Non è escluso che tutto sia successo per colpa di un malore improvviso. Oppure per una distrazione fatale. La salma è stata ricomposta nella camera mortuaria dell'ospedale di Jesolo a disposizione dell'autorità giudiziaria che potrebbe decidere di compiere l'autopsia. Giuseppe Babbo © RIPRODUZIONE RISERVATA

Ultimo aggiornamento: 13:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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