Silvia, italiana e islamica con velo: insulti e minacce su Facebook

Giovedì 19 Ottobre 2017 di Gianluca Amadori
Silvia Layla Olivetti
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VENEZIA - Sono accusati di aver diffamato su Facebook, con frasi discriminatorie sul fronte religioso, Silvia Layla Olivetti, la 40enne di Marghera salita agli onori delle cronache, nel 2004, per essersi convertita all’Islam e aver deciso di indossare il velo.

Il pm di Venezia, Patrizia Ciccarese, ha chiesto il rinvio a giudizio di un taxista milanese, Luca Ferrari, 48 anni, e di un operaio di Mirano, Andrea Bonaventura, 49 anni, e il processo si è aperto ieri mattina, di fronte al gup Marta Paccagnella. Ferrari sostiene di aver già subito una condanna per gli stessi fatti, e dunque di non poter essere giudicato nuovamente. Alcuni anni fa Silvia Layla Olivetti assunse notorietà grazie alla pubblicazione di “Diversamente italiani”, un libro che raccoglie storie di donne e uomini italiani cristiani che si sono convertiti all’islamismo; libro e che l’ha trasformata in una figura di riferimento per le donne musulmane. Nel 2015 conquistò fa fama di esponente “moderata” del mondo islamico partecipando in qualità di ospite a “Le invasioni barbariche”, il programma condotto da Daria Bignardi su La 7. Da allora è stata oggetto di polemiche, critiche e attacchi feroci, conseguenti anche ad alcune sue prese di posizione...
 
 
Ultimo aggiornamento: 09:41 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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