VENEZIA - Una sfida globale chiamata Venezia. Per Italgas, società italiana specializzata nell'attività di distribuzione del gas che dal novembre 2016 è nuovamente quotata in Borsa, la sfida è iniziata quando ancora si era nell'èra analogica e per le condotte sublagunari venne abbandonata la classica sezione circolare.
Paolo Gallo, amministratore delegato di Italgas, ieri mattina in un focus tenutosi a Mestre nella redazione de Il Gazzettino con il direttore del quotidiano Roberto Papetti, ha delineato le strategie aziendali, gli orizzonti della ricerca, gli obiettivi raggiungibili a medio termine. L'occasione è il Salone nautico di Venezia che da oggi al 6 giugno, all'Arsenale, ospiterà 220 barche per 160 espositori. Tra questi, Italgas.
I DUE MODELLI
«La nostra presenza al Salone nautico di Venezia ha un significato preciso», ha spiegato il manager annunciando che saranno esposte due imbarcazioni speciali. «Una, che forse i cittadini hanno già visto circolare in laguna, è dotata della più avanzata tecnologia disponibile al mondo nella ricerca preventiva delle dispersioni di gas, l'americana Picarro. L'altra è molto più recente ed è il primo prototipo di imbarcazione a propulsione a metano. Entrambe costituiscono una leva fortissima per la riduzione delle emissioni e, in questo senso, per la tutela dell'ecosistema veneziano». La trazione a metano consente infatti una riduzione significativa delle emissioni di Co2 e di azoto nonché l'abbattimento del particolato». Lo sviluppo di un'imbarcazione con questa trazione è stato «tutt'altro che semplice», ha detto Gallo, dato che «al mondo non esisteva un'imbarcazione di quelle dimensioni che funzionasse a metano»: «Abbiamo cercato anche negli Stati Uniti le soluzioni più all'avanguardia e alla fine ci siamo affidati alla grande competenza di due importanti operatori italiani: il veneziano Cantiere Lizzio e il piemontese Ecomotive Solutions». Il primo si è occupato dell'allestimento della barca e degli impianti, il secondo della trasformazione del motore da diesel a metano. «La conversione a metano della nostra flotta di imbarcazioni - ha detto Gallo - fa seguito a quanto già accaduto con il nostro parco auto che adesso si compone di 2.500 veicoli a metano».
LA DIGITALIZZAZIONE
Se l'obiettivo sono i gas rinnovabili, ossia idrogeno verde, biometano e metano sintetico, la precondizione tecnica è la digitalizzazione delle reti. «Nel 2022 - ha detto l'Ad di Italgas - saremo la prima utility al mondo con un network interamente digitalizzato». E il ruolo della politica? «La politica - ha risposto Gallo - può supportare gli investimenti nel settore della distribuzione del gas operando a due livelli: a livello locale accelerando il meccanismo delle gare gas che permetterebbero di sbloccare investimenti importanti per l'estensione e la digitalizzazione delle reti; a livello nazionale considero già molto positivo il percorso tracciato nel Pnrr che ha individuato nella transizione energetica e in quella digitale due pilastri in grado di abilitare un importante processo di sviluppo».