Rivoluzione Italgas, prima barca a metano in acqua a Venezia

Sabato 29 Maggio 2021 di Alda Vanzan
L'AD di Italgas Paolo Gallo e la barca a metano

VENEZIA - Una sfida globale chiamata Venezia. Per Italgas, società italiana specializzata nell'attività di distribuzione del gas che dal novembre 2016 è nuovamente quotata in Borsa, la sfida è iniziata quando ancora si era nell'èra analogica e per le condotte sublagunari venne abbandonata la classica sezione circolare.

In pratica per adeguarsi a un contesto di assoluta unicità, in quella che fu la Serenissima Repubblica vennero fatti i tubi quadrati. Poi arrivarono i droni per controllare la rete. E adesso siamo a un primato mondiale: una barca con propulsione a gas naturale. Trattasi di un prototipo che ha ottenuto l'iscrizione al Rina, il Registro italiano navale, che ancora aspetta il via libera dell'Autorità portuale di Venezia, ma che diventerà il simbolo del cambiamento. Perché con questa barca a gas si traccia la via per arrivare a emissioni zero. Per qualsiasi natante. «Vi rendete conto di cosa significherebbe avere i vaporetti a gas?».

Paolo Gallo, amministratore delegato di Italgas, ieri mattina in un focus tenutosi a Mestre nella redazione de Il Gazzettino con il direttore del quotidiano Roberto Papetti, ha delineato le strategie aziendali, gli orizzonti della ricerca, gli obiettivi raggiungibili a medio termine. L'occasione è il Salone nautico di Venezia che da oggi al 6 giugno, all'Arsenale, ospiterà 220 barche per 160 espositori. Tra questi, Italgas.


I DUE MODELLI
«La nostra presenza al Salone nautico di Venezia ha un significato preciso», ha spiegato il manager annunciando che saranno esposte due imbarcazioni speciali. «Una, che forse i cittadini hanno già visto circolare in laguna, è dotata della più avanzata tecnologia disponibile al mondo nella ricerca preventiva delle dispersioni di gas, l'americana Picarro. L'altra è molto più recente ed è il primo prototipo di imbarcazione a propulsione a metano. Entrambe costituiscono una leva fortissima per la riduzione delle emissioni e, in questo senso, per la tutela dell'ecosistema veneziano». La trazione a metano consente infatti una riduzione significativa delle emissioni di Co2 e di azoto nonché l'abbattimento del particolato». Lo sviluppo di un'imbarcazione con questa trazione è stato «tutt'altro che semplice», ha detto Gallo, dato che «al mondo non esisteva un'imbarcazione di quelle dimensioni che funzionasse a metano»: «Abbiamo cercato anche negli Stati Uniti le soluzioni più all'avanguardia e alla fine ci siamo affidati alla grande competenza di due importanti operatori italiani: il veneziano Cantiere Lizzio e il piemontese Ecomotive Solutions». Il primo si è occupato dell'allestimento della barca e degli impianti, il secondo della trasformazione del motore da diesel a metano. «La conversione a metano della nostra flotta di imbarcazioni - ha detto Gallo - fa seguito a quanto già accaduto con il nostro parco auto che adesso si compone di 2.500 veicoli a metano».


LA DIGITALIZZAZIONE
Se l'obiettivo sono i gas rinnovabili, ossia idrogeno verde, biometano e metano sintetico, la precondizione tecnica è la digitalizzazione delle reti. «Nel 2022 - ha detto l'Ad di Italgas - saremo la prima utility al mondo con un network interamente digitalizzato». E il ruolo della politica? «La politica - ha risposto Gallo - può supportare gli investimenti nel settore della distribuzione del gas operando a due livelli: a livello locale accelerando il meccanismo delle gare gas che permetterebbero di sbloccare investimenti importanti per l'estensione e la digitalizzazione delle reti; a livello nazionale considero già molto positivo il percorso tracciato nel Pnrr che ha individuato nella transizione energetica e in quella digitale due pilastri in grado di abilitare un importante processo di sviluppo».
 

Ultimo aggiornamento: 17:44 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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