Il governo: per i danni 5mila euro subito ai privati e 20mila agli esercenti

Venerdì 15 Novembre 2019 di Michele Fullin
Il governo: per i danni 5mila euro subito ai privati e 20mila agli esercenti
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«Venezia e le isole della laguna non saranno lasciate sole». È la promessa che si è sentito di fare il premier Giuseppe Conte ieri mattina tra un vertice in Prefettura a Venezia e un sopralluogo all'isola di Pellestrina. Lì le famiglie (che vivono per lo più al pianterreno) si stanno ancora leccando le ferite nelle case dove l'acqua martedì notte aveva vinto la battaglia con la terra.
Tra una stretta di mano a chi ripuliva la propria casa, una carezza ai bambini e un incoraggiamento agli operai al lavoro, Conte ha detto anche che l'intervento del Governo sarà immediato.
RISARCIMENTI SUBITO
«Nel Consiglio dei ministri adotteremo il decreto che dichiara lo stato di emergenza come richiesto dal presidente della Regione - ha detto prima di lasciare la Prefettura - e questo ci consentirà di varare già le prime dotazioni finanziarie per quanto riguarda le spese di primo soccorso volte a ripristinare la funzionalità dei servizi. Ci saranno due fasi: la prima consentirà di indennizzare fino ad un limite di 5mila euro per i privati e 20 mila per le attività commerciali e questi soldi arriveranno subito. Poi, potranno essere liquidati i danni più consistenti, che saranno quantificati e asseverati da tecnici. E per questo nomino il sindaco Brugnaro commissario per l'alluvione».
Il Consiglio dei ministri, riunito alle 18, ha deliberato lo stato di emergenza e stanziato 20 milioni, che serviranno a coprire gli interventi più urgenti a sostegno della città e della popolazione.
«Siamo al lavoro - ha scritto in serata su Twitter - per il piano degli indennizzi ai privati e ai commercianti e per rifinanziare la Legge speciale per Venezia».
BRUGNARO COMMISSARIO
Comincia dunque la partita dei risarcimenti dei danni, che sono stati ingentissimi in quanto non c'è stata solo la seconda acqua alta della storia della città (187 cm, il 4 novembre 1966 fu di 194), ma un vento almeno a 100 chilometri orari che ha spazzato la laguna provocando onde capaci di sollevare o affondare vaporetti da 50 tonnellate e abbattere muri di mattoni. Per questo motivo, ieri mattina c'erano anche il governatore veneto Luca Zaia e il capo dipartimento della Protezione civile, Angelo Borrelli. Lo scopo è mettere insieme la struttura in una quindicina di giorni e nello stesso termine elaborare le procedura per rendere più snelle possibile le richieste di rimborso. Che, era stato già annunciato a poche ore dal picco di marea, andranno documentate in modo inequivocabile.
IO VERTICE
Il disastro provocato a Venezia ha anche mosso Governo e Parlamento su tutta una serie di partite scomode che finora si era sempre evitato di affrontare. Il piccolo ciclone (perché di questo si è trattato, con l'occhio a 987 millibar) che martedì sera si è formato sopra il delta del Po e si è portato su Venezia in corrispondenza del massimo di marea è anche lo specchio di quel cambiamento in atto del clima che si continua a negare o sottovalutare. Dopo due anni, sarà quindi convocato il Comitatone, l'organo supremo per la salvaguardia di Venezia, presieduto da Conte stesso. Ad accompagnare il premier c'era in Prefettura il ministro delle Infrastrutture e trasporti Paola De Micheli, la figura chiave su tutti i temi che interessano la città e la laguna.
«La data su cui abbiamo indicativamente convenuto per la convocazione del Comitatone - ha detto - è martedì 26. Servirà per una governance complessiva dei problemi di Venezia. Sarà affrontato il tema delle grandi navi, il problema del Mose, il problema di un maggiore coordinamento tra le autorità competenti».
La competenza sulla laguna di Venezia è divisa tra Comune, Provveditorato alle Opere pubbliche, Guardia costiera e Autorità di sistema portuale. Cosa che rende impossibili anche le cose più semplici, come il controllo sulla velocità, le multe e i divieti di transito.
NOMINE E MOSE
Oltre a quella del supercommissario per la conclusione del Mose (finito al 94 per cento e il resto quasi tutto finanziato), che sarà Elisabetta Spitz, già a capo dell'Agenzia del Demanio e poi dell'Invimit, ci sono altre nomine importanti sul tavolo.
«Faremo anche la nomina del terzo commissario del Consorzio Venezia Nuova - ha proseguito Conte - e poi ancora il presidente del provveditorato competente sulle acque, su cui stiamo facendo una valutazione. Dobbiamo un po' coordinare meglio il lavoro tra questi differenti organi e con il sindaco Brugnaro, il presidente Zaia e i rappresentanti degli altri enti troveremo una soluzione».
Infine, Conte ha fornito una data sulla conclusione dei lavori del Mose.
«Ho parlato con i tecnici e mi sento di poter affermare che sarà pronto per la primavera del 2021 - ha concluso - non dico prima perché vi prenderei in giro».
 
Ultimo aggiornamento: 12:22 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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