JESOLO - «Con l'Ironman i benefici saranno anche in prospettiva, i disagi possono essere accettati». Parole dell'assessore Flavia Pastò, che dopo le polemiche per il blocco del traffico di domenica per consentire lo svolgimento della gara di Ironman, un evento internazionale con 2 mila atleti, cerca di placare ogni tensione.
LA PROTESTA
Proprio ieri, però, altre attività hanno annunciato che domenica chiuderanno i battenti come forma di protesta, mentre nei primi hotel sono arrivate anche alcune disdette di ospiti tedeschi che avevano scelto Jesolo abbinando la possibilità di recarsi a Venezia.
LA DIFESA DELL'ASSESSORE
«Questo evento spiega l'assessore è organizzato assieme ai comuni di Cavallino-Treporti ed Eraclea: si tratta di una prima volta e proprio per questo sapevamo che avremmo dovuto fare i conti con un'organizzazione complessa, che avrebbe comportato anche alcuni disagi. Ostacoli che le tre Amministrazioni stanno affrontando insieme con l'obiettivo di ridurre al minimo le scomodità e cogliere tutti i vantaggi possibili derivanti dalla presenza in città di migliaia di persone». L'assessore ribadisce poi che la città non sarà inaccessibile. «Le prime due sessioni precisa - saranno quelle di maggiore impatto sulla viabilità, ma l'inizio della prima, quella di nuoto, è prevista per le 8, e la conclusione della seconda, quella della bicicletta, intorno alle 13. A quel punto gran parte delle strade inizieranno a liberarsi e resteranno inutilizzabili solamente quelle che gli atleti percorreranno con la terza e ultima sessione di corsa a piedi, che ricalcherà grosso modo l'isola pedonale. Un disagio accettabile di fronte alla possibilità di ospitare uno dei più importanti eventi sportivi del mondo».
Secondo la Pastò i disagi verranno dunque compensati con il ritorno d'immagine e le presenze future. «I disagi che domenica toccheremo tutti con mano conclude -, che ci siamo impegnati a contenere al minimo, vanno dunque inseriti in una prospettiva più ampia. Su un piatto della bilancia possiamo porre questi problemi, ma dall'altro vanno indiscutibilmente messi i vantaggi, odierni e soprattutto potenziali in chiave futura».