Il risiko della spesa: nuovi scenari in città dopo lo sbarco di Iperlando

Venerdì 10 Dicembre 2021 di Alberto Francesconi
Iperlando a Mestre
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MESTRE - Il risiko della spesa è appena cominciato. Lo sbarco di Iperlando in città è destinato ad aprire un nuovo fronte per la conquista - o la tenuta - di segmenti di mercato preziosi nel settore alimentare.

C'è chi si è preso per tempo, e in questi giorni offre alla clientela prodotti a prezzo ribassato, nonostante il periodo natalizio che di per sè vale una buona quota del fatturato annuale, come sottolineato ieri dalla Cgia di Mestre.

 


Ma oltre alla spesa quotidiana sono in gioco nuovi equilibri, in un settore che ha visto alcune defezioni, come Carrefour al Valecenter rimpiazzato da Rossetto, Auchan a Porte di Mestre dove è arrivato Conad o l'abbandono della Coop alla Nave de Vero, rimasta senza un partner del settore food. «Stiamo aspettando di vedere come si muoveranno Interspar, Conad e Coop - dice Caterina Boato, segretaria della Filcams-Cgil - Vogliamo capire che cosa succederà adesso, perché un po' di preoccupazione c'è». Il confronto lo faranno soprattutto i prezzi, sui quali il nuovo ipermercato lungo la Castellana punta in modo particolare, tanto da rinunciare a farsi pubblicità con i volantini distribuiti porta a porta.


In città, com'è noto, si attendono le mosse del Gruppo Alì, che ha acquisito l'area dell'ex ospedale Umberto I per un progetto che unisce il settore commerciale al direzionale e residenziale. Nel frattempo si è mosso un altro soggetto come Cadoro, che ha ormai ultimato la costruzione di un superstore a Spinea ed è alla ricerca di personale da reclutare.
Sul piano dell'occupazione Iperlando ha creato 120 posti di lavoro, in parte attingendo ad altri punti vendita, in parte ricorrendo al lavoro interinale. La preoccupazione del sindacato è che, per rimanere sul mercato, si cerchi di intervenire sul costo del lavoro, con contratti part time che richiedono elasticità e, naturalmente, disponibilità al lavoro festivo. C'è chi ne ha già fatto le spese, come i dipendenti del gruppo Pam-Panorama chiamati a occuparsi delle pulizie, dopo la disdetta dell'accordo con a società che se ne occupava. Senza contare che, nell'era dell'e-commerce alimentata dalla pandemia e dalla necessità di mantenere il distanziamento sociale, anche nel settore alimentare si punta a offrire nuovi servizi come la spesa on line recapitata direttamente a casa.
 

Ultimo aggiornamento: 11 Dicembre, 09:11 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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